Si infilano tra le lenzuola altrui, ma Mimmo Lucano non si tocca

Mimmo Lucano

Ovviamente, la sinistra insorge perché Mimmo Lucano si becca 13 anni di galera, sia pure in primo grado. Sono quelli che si infilano tra le lenzuola altrui, squadernano sulle prime pagine i dettagli peccaminosi che riguardano la vita privata di Luca Morisi e fanno i moralisti.

Di fronte alla condanna dell’ex sindaco di Riace, che i giudici hanno indicato come mercante di immigrati o roba del genere, tutti devono stare zitti. Garantismo come complicità. Mimmo Lucano santo subito.

Santificano Mimmo Lucano

Noi, che invece garantisti siamo per davvero, un dubbio lo abbiamo invece, ma solo sull’entità della pena. Le cose strane dell’Italia, che i trinariciuti di sinistra omettono di considerare: questo è il paese dove un ex ministro dell’interno rischia 15 anni per lottare contro l’immigrazione clandestina che invece per i giudici Lucano favoriva: “Speculo’ sulla gestione dei migranti”. Condanne comunque – la prima per ora solo ipotizzata, la seconda decisa – per una cosa e il suo contrario. E ti chiedi chi ci spiegherà che cosa si può fare e che cosa no. Giustizia…

Pure la compagna di Lucano si è beccata quattro anni nello stesso processo.

I partiti di sinistra strillano contro la sentenza che, se confermata nei successivi gradi di giudizio, metterebbe a nudo una vera e propria mangiatoia sull’immigrazione clandestina.

Ed è pure candidato alle regionali

Mimmo Lucano è addirittura candidato alle regionali in Calabria a sostegno di De Magistris alla presidenza. Domanda: è opportuno?

In questo caso sarebbe sbagliatissimo invocare il tema della giustizia ad orologeria. Che ieri ci sarebbe stata la sentenza lo sapeva. Se gli fosse andata bene Lucano sarebbe entrato in consiglio regionale festeggiando.

Noi – diversamente da loro – ci ostiniamo a sperare che nel corso dei tre gradi di giudizio Lucano possa dimostrare di non aver commesso reati perché non ci piace una politica macchiata. Ma se lo è, è lui che deve spiegare perché lo ha fatto, non altri.

Gli auguriamo di finire presto l’iter processuale. Ma non è la destra ad allungare i tempi della giustizia. Il fine processo mai è cultura grillina.