Confesso: ho frequentato i russi e governavo la regione Lazio

Mi sono ricordato di aver avuto rapporti con i russi quando ho governato la regione Lazio. E di essere stato più volte a Mosca in missione. Portando anche diversi imprenditori con i loro rappresentanti di categoria.
Non si sa mai, conviene dire tutta la verità sui rapporti con i russi prima che lo scopra qualche utile idiota che non capisce la differenza tra prima e dopo la guerra.

Ho avuto rapporti con i russi…
Si rimprovera a molti politici nostrani – a partire da Silvio Berlusconi e Matteo Salvini – e alla stessa Marine Le Pen in Francia di aver avuto relazioni con gli uomini di Mosca. Come se prima di scoprire le atrocità della guerra fosse obbligatorio conoscere quello che stavano per preparare contro l’Ucraina.
A me capitò persino di essere ricevuto con tutti gli onori a Mosca, a partire dal sindaco Luzkov e dal governatore Gromov. Quest’ultimo era stato un celebre generale dell’Armata Rossa, immortalato nel saluto militare al momento di abbandonare l’Afghanistan.
Era semplicemente accaduto un fatto per loro straordinario, atteso da tantissimi anni: avevamo autorizzato la costruzione della chiesa ortodossa di Roma.
Avevo dovuto affrontare una trattativa con la Santa Sede, evitando che la stele della chiesa russa fosse più alta dell’obelisco di piazza San Pietro.
La chiesa ortodossa di Roma
La successiva inaugurazione vide la presenza a Roma del ministro degli Esteri della Federazione Russa Igor Ivanov in una suggestiva cerimonia. Nelle mie successive visite a Mosca venivo continuamente ringraziato dalle autorità del posto.
Tanto per capirci, la storia della costruzione di quella chiesa risale al 1800…. Un’attesa infinita.
Comandava già Vladimir Putin in quei primi anni duemila. E chissà se sarebbe stato possibile dire di sì a guerra iniziata con l’Ucraina. Ma allora nessuno poteva sospettare le volontà bellicose di Mosca.
Andai una volta anche presso il centro spaziale Yuri Gagarin, organizzammo pure la partecipazione con il nostro astronauta Roberto Vittori alla missione satellitare Leonardo, voluta dall’Università. Sarà stato anche questo un peccato grave anche se quelle ricerche – alcune strane, altre no – servivano a loro e non certo a noi?