Confindustria sul Green pass se la prende coi partiti: non colpire le imprese

‘Il sindacato sta facendo un errore, dobbiamo aggiornare i protocolli di sicurezza. Noi dobbiamo dare risposte a chi lavora nelle aziende. Non si può invocare una legge. Non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo sederci al tavolo e trovare soluzioni, il tempo ci gioca contro”. Lo dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, al convegno “Le imprese nella ripresa” al Meeting di Rimini, parlando del green pass nelle imprese. Poi parlando delle multinazionali che delocalizzano e sull’azione del governo sottolinea anche altro.
Confindustria: l’industria ha retto
”L’industria manifatturiera ha tenuto insieme il Paese. Tutti pensavano a un crollo e invece ha retto. Quindi ci vorrebbe un’attenzione verso questo asset importante e quindi lo dovrei proteggere. In questo Paese non avviene. Il ministro Orlando insieme al sottosegretario Todde pensa di colpire con un decreto le imprese sull’onda dell’emotività di due o tre casi che hanno ben altre origini e su cui dobbiamo intervenire”.

Critiche al governo ai partiti
”Alcuni comportamenti di alcune imprese non sono accettabili, ma bisogna lavorare insieme per attrarre e non per punire – rimarca -. C’è sempre questo approccio punitivo. Ma noi vogliamo punire l’asset più importante del Paese? Io ho un’altra visione che è quella della sostenibilità economica per rispondere alle altre sostenibilità di cui tutti sentiamo l’esigenza”. Lo dice il presidente di Confindustria, sulla legge che punisce le multinazionali che delocalizzano e licenziano.
Bonomi: lavorare sui tempi della sicurezza
Riguardo agli infortuni Bonomi scandisce che “anche un solo morto sul lavoro non lo possiamo accettare. In ogni impresa ci vogliono delle commissioni paritetiche, imprenditori e lavoratori, sui temi della sicurezza. Bisogna lavorare insieme. Non vuol dire fare le pagelle per le imprese ex post. Io voglio sapere ex ante se è stato disattivato un sistema di sicurezza su un macchinario. Possibile che lo scopriamo dopo?” sottolinea il presidente di Confindustria.
I partiti non blocchino le riforme
“Avvertiamo una grande preoccupazione per le due incognite nel nostro futuro. L’emergenza sanitaria ma anche quella delle riforme, che i partiti potrebbero bloccare in autunno. A causa del semestre bianco e della tornata delle elezioni amministrative”. “Siamo preoccupati del fatto che le prossime scadenze elettorali, con il voto nelle principali città italiane a semestre bianco già iniziato, possano portare i partiti a distinguo, a battaglie identitarie, a piazzare le loro bandierine.
Abbiamo una grande responsabilità per il futuro
In realtà fermando e bloccando l’azione riformatrice di cui invece il nostro Paese ha tanto bisogno”, sottolinea Bonomi. Per il leader degli industriali italiani, “il Paese ha bisogno che tutti i corpi sociali stiano insieme, che si confrontino e trovino le soluzioni. E’ la grande responsabilità per il nostro futuro perché il Paese ha bisogno di noi e dobbiamo dare una risposta concreta, mettendo in campo le soluzioni”.
Avverte Bonomi: “Abbiamo tutti il dovere di proiettarci verso il futuro e spero che tutti i intermedi, anzi i corpi sociali, come li ha definiti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Abbiano la voglia di proiettarsi al futuro e di assumersi le responsabilità”. In particolare, “mi riferisco al sindacato e al tema del green pass”.
Sindacati e imprenditori devono dare risposte al Paese
Ribadisce in tal senso Bonomi: “Dobbiamo tutti lavorare e stare insieme per dare risposte al Paese, come richiesto dal Capo dello Stato e dal Papa, ma anche dalle nostre famiglie. Basta inseguire percentuali di voti o di tessere o di associati: è meglio avere meno voti per i partiti, meno tessere per i sindacati, meno associati per la Confindustria, ma più sicurezza per tutti gli italiani e fare le cose che davvero servono al Paese”.