Confisca definitiva dei beni di Carminati e Buzzi: ecco l’elenco

Buzzi Carminati

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito la confisca definitiva di beni a Massimo Carminati, Riccardo Brugia,Roberto Lacopo, Salvatore Buzzi, Agostino Gaglianone, Fabio Gaudenzi, Cristiano Guarnera e Giovanni De Carlo, tutti arrestati, nel dicembre 2014, da personale del Ros Carabinieri di Roma nell’ambito dell’operazione ‘Mondo di mezzo’. La confisca rappresenta l’epilogo delle indagini patrimoniali svolte nei confronti degli indagati e dei loro prestanome.

Oggi la confisca ai beni di Buzzi, Carminati e gli altri

Gli specialisti del Gico hanno ricostruito il curriculum criminale dei proposti. Hanno accertato la sussistenza dei requisiti di pericolosità sociale e della rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati e i patrimoni accumulati nel tempo. In tal modo, il Tribunale capitolino ha emesso vari decreti di sequestro, su richiesta della Procura della Repubblica. Decreti eseguiti a partire dalla fine del 2014. Inoltre, la Corte di Cassazione il 22 ottobre ha dichiarato inammissibili i ricorsi proposti dalle parti.

Buzzi, Carminati e gli altri hanno visto confiscate 4 società operanti nei settori immobiliare e del commercio di prodotti petroliferi. Inoltre, 13 unità immobiliari e un terreno siti a Roma e in provincia. Con essi, 13 automezzi. Vi sono, poi, 69 opere d’arte di importanti esponenti della scena artistica della seconda metà del XX secolo (Pop Art, Nouveau Réalisme, Futurismo e Surrealismo). Nonché numerosi rapporti finanziari. Nello specifico, è un valore di stima pari a circa 27 milioni di euro.

La villa di Sacrofano e opere d’arte del valore di 10 milioni

A Massimo Carminati, condannato per associazione per delinquere, traffico di influenze illecite e corruzione sono state confiscate, tra l’altro, la villa di Sacrofano e opere d’arte per un valore stimato di oltre 10 milioni di euro. Un’altra villa, nella stessa località, è stata affidata in comodato d’uso per la realizzazione di una importante struttura sociosanitaria per aiutare le famiglie di pazienti con autismo.

Nei confronti di Salvatore Buzzi, imprenditore a capo dell’ampia rete di cooperative coinvolte nell’inchiesta e anch’egli condannato per associazione per delinquere, traffico di influenze illecite e corruzione, la misura patrimoniale ha ad oggetto due immobili a Roma. Nonché le quote e il patrimonio di due società, per un valore stimato di oltre 2,6 milioni di euro. Indipendentemente dall’esito del giudizio penale, le autorità hanno confiscato i beni anche del “braccio destro” di Carminati, Riccardo Brugia. Con loro l’altro sodale Fabio Gaudenzi. Infine, gli imprenditori Roberto Lacopo, con riferimento, tra l’altro, alla società che gestiva il distributore di carburante sito in Corso Francia a Roma, Agostino Gaglione, Cristiano Guarnera e Giovanni De Carlo.