Congresso di Azione, la denuncia di Richetti: “Un italiano su due ormai non vota più”

Richetti Calenda

Il senatore di Azione Matteo Richetti è stato eletto Presidente del partito per acclamazione dai delegati, durante il congresso di “Azione” in corso a Roma.

“Oggi inizia una stagione nuova, vorrei che ce l’avessimo ben presente. C’è un tempo che separa gli avvii di questo movimento, dovuto moltissimo all’energia di Carlo (Calenda, ndr). Per fortuna c’è uno che ogni tanto disintermedia un linguaggio in cui non si capisce nulla, non c’è immediatezza. È chiuso il tempo del movimentismo, che non perderà il suo spirito, e si apre quello di un grande partito popolare, democratico”.
Queste le parole di Matteo Richetti, eletto presidente per acclamazione di Azione, nel corso del Congresso in corso a Roma.
“Vorrei che noi comprendessimo la sfida che ci siamo lanciati con questo congresso – prosegue Richetti – Non è quella di mettere una percentuale di fianco ad Azione significativa, ma fare fronte alla più importante crisi di sistema verificata negli ultimi anni”.

“Nessuno si sogna di mettere questo partito in una sorta di isolamento, ma il problema è se la relazione di ascolto scardina quel sistema. Noi discuteremo e costruiremo alleanze. Domani iniziamo a costruire alleanza con il primo partito del paese: non è FdI e nemmeno il Pd, è il 50% di italiani che non vanno a votare. È lì che si vanno a vincere elezioni”.
Queste le parole di Matteo Richetti, eletto presidente per acclamazione di Azione, nel corso del Congresso in corso a Roma.
“Ho letto che Conte, a cui andrà sempre il mio rispetto, teme le nostre accozzaglie. E se lo dice lui – prosegue Richetti – c’è un problema: quando governi con Salvini, Renzi, Letta, Zingaretti, sei bravo. Non ne voglio fare io accozzaglie, la mia preoccupazione è che mentre loro propongono il campo largo”.

Carlo Calenda è invece stato nominato per acclamazione segretario nazionale di Azione dai 300 delegati del primo Congresso del partito.