Contro Virginia Raggi nei Cinquestelle Di Battista

Raggi Di Battista

Raggi no Di Battista si. Cominciano – ricominciano – le grandi manovre nei Cinquestelle per la partita del Campidoglio. Elezioni 2021, si alza la voce. Alessandro Di Battista capo politico del M5S? ”Non so quale sarà la scelta di Virginia Raggi, ma Alessandro potrebbe magari pensare alla sua città e proporsi a sindaco di Roma, io ce lo vedrei benissimo, per amore della sua città potrebbe fare bene”. Lo ha detto a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, Carlo Sibilia, sottosegretario agli Interni e deputato M5S.

Di Battista versus Raggi

Una dichiarazione che vuol dire molte cose, tradotta dal politichese. Di Battista si scordi la leadership del Movimento, non è affidabile per guidarlo, meglio dirottarlo sulla Capitale, come se fosse la loro discarica di partito.

La finzione di non sapere quale “sarà la scelta di Virginia Raggi”. Lo sanno eccome che la Raggi si vuole ricandidare e lo spettro di Di Battista serve a far spegnere i bollori di una sindaca in perenne campagna elettorale. I Cinquestelle in realtà non perdonano alla Raggi i troppi errori nella scelta delle persone e delle politiche nei quattro anni di gestione del Campidoglio e hanno bisogno di un urlatore come Di Battista per coprire un vuoto.

Ha scontentato i suoi…

Altrimenti si direbbe semplicemente di no a chi pensa a nomi alternativi alla Raggi. È una partita che ormai è aperta e che durerà ancora assai: la sindaca ha disseminato di rancori la proprio strada a partire dal suo movimento. Gestisce tutto con il suo cerchio magico, secondo la logica politica dell’attuale momento e che contagia tutti i partiti. Ma lei dovrebbe guidare un comune e non una forza politica…