Controlli nelle strutture per anziani: una su due è fuorilegge

Sono stati 107, dall’inizio dell’anno, i controlli dai carabinieri del Nas di Roma alle strutture recettive, o alle Rsa, che ospitano anziani nella Capitale e in provincia. In 55 casi, quindi, uno su due, sono state riscontrate irregolarità tali che, in 19 casi, quasi uno ogni cinque, le irregolarità erano tanto gravi da portare alla chiusura della struttura. In 15 strutture sono state ravvisate carenze di tipo strutturale e 55 sono state le persone, in larga parte responsabili, segnalate all’autorità giudiziaria. Complessivamente sono state 21 le sanzioni amministrative comminate per un complessivo ammontare di 26 mila euro.

L’investigatore

“Le carenze che maggiormente riscontriamo durante i controlli sono relative agli spazi non conformi riservati a ogni ospite. Troppo spesso, inoltre, gli anziani sono in numero superiore a quanto consentito”, dice un investigatore che partecipa ai controlli alle strutture per anziani, interpellato da “Agenzia Nova”. C’è poi la struttura “che non ha le autorizzazioni, quindi è abusiva” e ci sono le situazioni più pericolose perché non hanno sostenuto alcun tipo di verifica.

Le irregolarità

Ogni volta che vengono trovate irregolarità gravi “chiediamo al Comune in cui la struttura risiede – continua l’investigatore – il provvedimento di chiusura che deve avvenire nel giro di 30 giorni: un tempo congruo per permettere la ricollocazione degli ospiti. Ciò spetta al titolare della struttura che deve avvisare i parenti. Ci sono casi in cui i parenti non si trovano ed è quindi necessario procedere d’ufficio coinvolgendo i servizi sociali”. Il rapporto tra la retta mensile pagata per ogni anziano e la qualità di vita e di servizi che gli si offre, spesso non è equilibrata.

Al limite del crimine

In alcuni casi si sfocia addirittura nel crimine. Nelle 107 strutture controllate dal Nas, infatti, è compresa anche quella chiusa a inizio febbraio a Marino dove i carabinieri hanno arrestato la titolare e due dipendenti perché maltrattavano e drogavano con farmaci gli anziani ospiti. Anziani che arrivavano a pagare rette anche per 1.800 euro al mese.