Copasir, l’audizione dell’ufficiale Fbi diventa un giallo internazionale

Copasir Fbi

“E’ una notizia che ho letto, parlo solo su documenti ufficiali”. Così Adolfo Urso, presidente del Copasir e senatore di FdI, ospite a ‘Sabato anch’io’ su Rai Radio1, ha risposto a una domanda sulla notizia, riportata dal Corriere della Sera, di un’audizione avvenuta al Copasir di Patrick Shiflett, senior national intelligence officer dell’Fbi, che avrebbe richiesto un incontro informale, secondo quanto riportato dal quotidiano, per discutere di ingerenze cinesi rivelando che nel suo Paese è in corso un’indagine per verificare se la Cina abbia finanziato la campagna presidenziale di Donald Trump. “Parlo solo di notizie che abbiamo deciso di comunicare”, ha detto Urso che non è voluto entrare nel merito della notizia.

«Cosa ci fa in Italia un alto ufficiale dell’Agenzia che in America si occupa di controspionaggio interno?», ha scritto Verderami. «Come mai ha deciso di venire a Roma, il 24 maggio visto che il 12 giugno i rappresentanti del Copasir voleranno a Washington in visita ufficiale? E perché vuole parlare di Cina nel bel mezzo del conflitto ucraino scatenato dalla Russia?».

«Se è venuto fino a Roma per raccontarci dell’indagine, è perché c’è qualcosa in quel fascicolo che si collega all’Italia? La risposta appare scontata perché non ci sarebbe stata alcuna necessità di informare il Parlamento di uno Stato estero su fatti interni all’Amministrazione statunitense. Perciò il pensiero è corso all’estate del 2019, quando alla Casa Bianca sedeva Trump. Al viaggio a Roma dell’ex ministro per la Giustizia William Barr. All’accoglienza che gli fu riservata dall’allora premier Giuseppe Conte e dal direttore del Dis Gennaro Vecchione. E all’insofferenza dell’attuale presidenza americana per quei contatti ritenuti «anomali», visto che delegavano agli 007 italiani i rapporti con un politico di Washington. Il governo è stato informato – conclude Verderami – Non è parso sorpreso della visita inattesa».

Il Copasir ha chiesto un informativa sul ruolo di Capuano

“Sulla disinformazione posso dire che, dopo alcune audizioni svolte, per esempio quelle dell’ad della Rai o del presidente di Agcom, abbiamo deciso di attivare un’indagine conoscitiva sulla propaganda, la disinformazione anche quella che passa sulla rete e quindi della guerra cibernetica”, ha detto Urso sull’altro tema scottante.

Riguardo ad Antonio Capuano, l’ex deputato di Fi che ha raccontato nei dettagli il piano di Salvini, Urso ha precisato che “il Copasir ha anche chiesto una nota informativa, in merito a quanto emerso e dichiarato in alcune interviste sulla stampa, sul ruolo di Capuano e ed eventuali rapporti di consulenza con alcune ambasciate estere in Italia. Il Copasir non fa alcuna valutazione politica sull’attività che possono svolgere i parlamentari o esponenti politici”.