Coronavirus, primo caso in Vaticano. Neanche i miracoli servono…

vaticano
Contenuti dell'articolo

Nessuno è immune dal coronavirus. In Vaticano c’è una persona che è risultata positiva al Covid-19. Dovrebbe trattarsi di una persona anziana, ma non se ne sa di più. “Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano per poter sanificare gli ambienti a seguito di una positività al Covid-19 riscontrata ieri in un paziente. – fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni -. Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso”. Bruni spiega che ”la Direzione Sanità e Igiene sta provvedendo ad informare le autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti.”

Proveniva dalla Lombardia il primo contagiato in Vaticano

Il primo paziente in Vaticano trovato positivo al Covid-19, a quanto si apprende, sarebbe arrivato dalla Lombardia e ieri si sarebbe rivolto al Fondo Assistenza Sanitaria, l’Ente che assicura l’assistenza sanitaria per il personale ecclesiastico, religioso e laico, in servizio e a riposo, della Curia Romana, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e degli enti gestiti amministrativamente in modo diretto dalla Sede Apostolica.

Ecco i provvedimenti del Vaticano

Ed è di poche ore fa la notizia dei provvedimenti del Vaticano per arginare i contagi. Tra le nuove disposizioni, apprende l’Adnkronos, la Direzione sanità igiene del Governatorato chiede di “sospendere riunioni ed eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità”. Tra le misure si chiede di ” provvedere all’affissione nei luoghi di lavoro e all’ingresso dei servizi aperti al pubblico, oltre che presso gli esercizi commerciali, delle norme per la prevenzione e diffusione dell’infezione emanate dalla Direzione di Sanità ed Igiene il 25 febbraio”. Di “sospendere o attuare misure di limitazione degli accessi a tutte le attività svolte in ambienti chiusi e/o di dimensioni limitate che comportino una partecipazione di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro”.

Sanificazione sui mezzi di trasporto

In Vaticano, come accade anche in Italia, saranno quindi adottati ” interventi di sanificazione straordinaria sui mezzi di trasporto ad utilizzo comune”. Sospese poi “tutte le attività formative”. Si chiede anche di “limitare i viaggi e gli spostamenti se non strettamente necessari. E’ proibito agli accompagnatori sostare nelle sale di attesa dellai Guardia medica dello Stato della Città del Vaticano, salvo specifiche indicazioni del personale sanitario”.

In caso di sintomi, contattare la Guardia medica

Si invitano i residenti all’interno del Vaticano, “in caso di comparsa di sintomatologia simil-influenzale (tosse secca, raffreddore, mal di gola, febbre, difficoltà respiratoria) a contattare il Servizio di Guardia medica del Governatorato. Oppure la Sala operativa dei Servizi di Sicurezza e Protezione civile per programmare una visita domiciliare da parte di un medico della DSI. Evitando così di recarsi direttamente presso gli ambulatori della DSI. Ai residenti al di fuori del Vaticano e assistiti del Fondo Assistenza sanitaria si suggerisce di contattare il Medico del Fondo della propria zona”.

(Foto: da Vatican news)