Corruzione, arrestato il Generale dei Carabinieri Oreste Liporace: soldi, borse e biglietti in cambio di favori

Arrestato per corruzione il generale Oreste Liporace

Soldi, borse, biglietti per lo Stadio Olimpico in cambio di favori. Il generale Oreste Liporace, all’epoca dei fatti contestati comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri di Velletri, è finito ai domiciliari dopo un’inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano e del pm milanese Paolo Storari. Il generale dovrà rispondere dei reati di corruzione, turbativa e false fatture su un appalto da quasi 700 mila euro per servizi di pulizia della scuola sottoufficiali dell’Arma di Velletri affidato fino al 2021 a un’impresa.

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Arrestato il generale Oreste Liporace

Il generale, stando all’ordinanza del gip, sarebbe stato corrotto con 22 mila euro. Ma anche con borse di valore, noleggi di auto e biglietti per seguire le partite allo Stadio Olimpico o per partecipare agli spettacoli alla Scala di Milano.

Dopo essere stato comandante a Velletri fino al 2021, Liporace era direttore presso l’Istituto Alti Studi della Difesa. Una curiosità sul Generale: era stato nominato dall’ex sindaco di Roma Marino comandante della Polizia Locale, ma era rimasto in carica solo 4 giorni. E ora è finito ai domiciliari dopo una maxi inchiesta perché il militare avrebbe accettato soldi, borse, biglietti, in cambio di favoritismi. E avrebbe così ‘contribuito’ a truccare gli appalti per le pulizie.

Ai domiciliari anche un imprenditore

Ai domiciliari anche un imprenditore laziale, Ennio De Vellis, “collegato al generale Liporace”. L’uomo è stato arrestato dalla Guardia di Finanza dopo quella misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Milano, mentre il generale sospeso dall’Arma è stato fermato dai carabinieri del Ros. De Vellis sarebbe accusato di turbativa d’asta nell’appalto perché avrebbe aiutato il generale. Arrestato, quindi, per traffico di influenze illecite, emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione e turbata libertà degli incanti.

Le indagini si sono concentrate su quegli appalti pubblici truccati in cambio di soldi e di favori. Liporace, che aveva lavorato a Velletri fino al 2021, era stato seppur per poco tempo anche comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, scelto nel 2013 dall’allora sindaco Ignazio Marino. Poi, tra non poche polemiche, aveva rinunciato all’incarico. E ora sarebbe stato scoperto, come riporta Il Corriere della Sera, grazie all’analisi di alcune chat trovate sui telefoni sequestrati nel 2022 a due imprenditori, quelli che hanno ottenuto l’appalto.

In corso le perquisizioni

Come ha fatto sapere la Guardia di Finanza, sono in corso perquisizioni e acquisizioni di atti in varie province d’Italia. I controlli saranno in enti pubblici e società a vario titolo coinvolte nelle vicende oggetto di approfondimento giudiziario.

Nel procedimento penale risultano indagati in stato di libertà altri imprenditori, funzionari e dirigenti pubblici di Amministrazioni centrali dello Stato.