Corteo per la legalità e la sicurezza al Don Bosco: cittadini e istituzioni uniti per la rinascita del quartiere

Una marcia per la legalità, un segnale forte di coesione civile e istituzionale. Nelle strade del quartiere Don Bosco, nel cuore del Municipio VII di Roma, si è svolto un corteo promosso da una rete di comitati di quartiere e realtà civiche locali. L’obiettivo è chiaro, restituire sicurezza e dignità a un territorio esasperato da episodi di violenza sempre più frequenti. L’iniziativa, che ha visto una nutrita partecipazione, è stata organizzata dai comitati Villaggio Appio, Cavalieri del Lavoro, Appio Alberone, Tor di Mezzavia, Tuscolano-Villa Fiorelli, Piscine di Torre Spaccata, Nuova Tor Vergata, Don Bosco, Centroni/Villa Senni/Valle Marciana, Vermicino, Romanina, in collaborazione con il comitato Appio Claudio. Una rete capillare di cittadinanza attiva che, insieme, ha voluto lanciare un messaggio di solidarietà, legalità e partecipazione.
La risposta della comunità dopo l’ennesimo episodio di violenza
A scatenare l’indignazione e la mobilitazione, l’ultimo episodio che ha colpito la zona: un violento raid da parte di un gruppo di giovani nordafricani, che ha lasciato sgomento il quartiere. Una vicenda che si inserisce in un contesto già fragile, dove insicurezza urbana e microcriminalità rappresentano una minaccia costante al vivere civile.

“La nostra presenza in strada è la risposta di una comunità che non intende più restare in silenzio”, hanno dichiarato alcuni rappresentanti dei comitati. E in effetti, il corteo ha rappresentato molto più di una semplice manifestazione: è stato un momento di coesione sociale, di riaffermazione dei valori fondanti di una convivenza civile, pacifica e sicura.
Lo Stato c’è: 150 identificati e 80 veicoli controllati
La risposta delle istituzioni non si è fatta attendere. A margine della manifestazione, sono stati messi in campo controlli straordinari delle forze dell’ordine. Sono state identificate 150 persone e controllati circa 80 veicoli, insieme ai relativi conducenti. Tra questi, due soggetti extracomunitari irregolari, già destinatari di decreto di espulsione, sono stati rintracciati: le autorità stanno procedendo agli accertamenti del caso.
Un segnale importante, che testimonia l’impegno dello Stato per il ripristino dell’ordine e della legalità nei quartieri periferici della Capitale, troppo spesso lasciati soli a fronteggiare degrado e violenza.
Scurria (FdI): “Non ci fermeremo. Uniti per la rinascita del territorio”
A prendere posizione è stato anche il senatore Marco Scurria, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, che ha partecipato alla manifestazione insieme ai consiglieri municipali Cristina De Simone, Umberto Matronola e Daniele Rinaldi. Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni: “La battaglia per la legalità e per la sicurezza dei territori non cessa. I nostri cittadini non possono e non devono più aspettare per avere un ambiente sicuro in cui vivere. Rimaniamo uniti per una rinascita che non tarderà ad arrivare”.
Legalità e sicurezza: una priorità per il futuro del Don Bosco
Il corteo di Don Bosco è solo l’inizio. I comitati hanno già annunciato ulteriori iniziative per tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza urbana a Roma, ribadendo la necessità di interventi strutturali e continuativi, che vadano oltre le operazioni spot. È chiaro che il quartiere chiede un cambio di passo, una presenza più costante delle istituzioni e un piano condiviso per restituire serenità a chi vive ogni giorno questi luoghi. In un momento storico in cui le periferie chiedono ascolto e risposte concrete, Don Bosco alza la voce. E lo fa con dignità, determinazione e, soprattutto, con la forza della comunità.



