Corviale, dopo l’incendio nel “Serpentone” riunione entro fine agosto: “Serve un rilancio del quartiere”

Dopo l’incendio dei giorni scorsi all’interno del Serpentone di Corviale, il maxi complesso residenziale simbolo dell’edilizia popolare romana, l’attenzione delle istituzioni torna alta sul quadrante. Entro la fine di agosto è infatti prevista una riunione operativa con i vertici delle aree competenti, con l’obiettivo di affrontare criticità storiche e programmare un rilancio strutturale del territorio.
A rilanciare il dibattito è Marco Palma, vicepresidente del consiglio dell’XI Municipio di Roma Capitale, che in una nota sottolinea l’urgenza di una visione concreta per Corviale e le zone limitrofe:

“In municipio Roma XI ci sono realtà da rilanciare sotto diversi profili. In zona Montecucco abbiamo negozi chiusi da anni senza un’idea di sviluppo, di cui il quadrante necessiterebbe. Facciamo diventare quelle realtà a piano strada un polo della Protezione civile o spazi utilizzati da realtà associative vere. Ater dimostri lungimiranza nel rilancio dei quadranti”.
Montecucco: negozi chiusi e mancanza di sviluppo
La denuncia di Palma si concentra in particolare sulla zona di Montecucco, dove diverse attività commerciali sono chiuse da anni. L’assenza di un progetto di sviluppo per gli spazi a piano strada – sostiene il vicepresidente – priva il quartiere di servizi essenziali e opportunità di aggregazione.
Da qui la proposta di trasformarli in presidi della protezione civile o in spazi gestiti da associazioni territoriali, con l’obiettivo di restituire vitalità e sicurezza a un quadrante che soffre da tempo degrado e abbandono.
Sicurezza e decoro urbano sotto accusa
Palma sottolinea inoltre la necessità di una gestione più ordinata dei lotti di Montecucco, dove oggi la sosta incontrollata dei veicoli rappresenta un problema sia in termini di sicurezza che di decoro urbano. Per quanto riguarda il Serpentone di Corviale, il vicepresidente del consiglio municipale chiede verifiche sugli impianti elettrici e sulle discariche abusive presenti all’interno del complesso edilizio, elementi che aggravano i rischi di incendi e mettono in pericolo la vivibilità degli oltre 6.000 residenti.
Mozione in consiglio alla ripresa dei lavori
Alla ripresa delle attività istituzionali, Marco Palma annuncia la presentazione di una mozione in consiglio municipale, con l’obiettivo di avviare un piano di interventi strutturali che riguardi sia Corviale che Montecucco. “Le attuali condizioni minano i principi del decoro e della garanzia della sicurezza – afferma Palma –. Serve un cambio di passo immediato e una strategia condivisa tra Municipio, Comune e Ater”.
Corviale, una ferita aperta della Capitale
Il Serpentone di Corviale, lungo circa 1 km e costruito negli anni ’70 su progetto dell’architetto Mario Fiorentino, nacque come esperimento di urbanistica moderna destinata a rivoluzionare l’edilizia popolare romana. L’edificio fu pensato come una città nella città, con alloggi, uffici, servizi commerciali e spazi culturali distribuiti su nove piani. Tuttavia, i progetti originari non furono mai pienamente realizzati: molti locali rimasero incompleti o inutilizzati, dando vita a fenomeni di occupazioni abusive e degrado.
Nel tempo il Serpentone è diventato uno dei simboli più controversi dell’edilizia pubblica italiana: da un lato rappresenta un patrimonio architettonico unico nel suo genere, studiato anche nelle università di architettura di tutto il mondo; dall’altro è percepito come una ferita urbana, segnata da marginalità sociale, mancanza di manutenzione e difficoltà di gestione.
Negli ultimi anni sono stati avviati alcuni progetti di riqualificazione, come il “Chilometro Verde” e interventi artistici mirati a restituire identità e vivibilità al quartiere. Ma le difficoltà strutturali e sociali restano, rendendo Corviale una delle sfide più complesse per Roma Capitale.
Un’occasione da non sprecare
Il nuovo incontro previsto entro agosto potrebbe rappresentare un passo decisivo per avviare un percorso di rilancio duraturo, capace di restituire dignità e sicurezza a Corviale. Tra proposte istituzionali, iniziative sociali e interventi strutturali, la sfida è quella di trasformare il Serpentone da simbolo di degrado a modello di rigenerazione urbana.


