Così da decenni la Nutella valorizza ed esalta il pane della nostra penisola

“Pane e Nutella: un viaggio nel gusto e nella tradizione italiana”: una collaborazione tra Ferrero l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, per scoprire la varietà dei pani italiani. “Dietro a un semplice gesto come una fetta di pane e Nutella c’è il mestiere impegnativo di un panettiere che non è solamente una professione. Ma un atto d’amore nei confronti del pane e di chi lo mangia ogni giorno. Che sia pane bianco o integrale, di grano duro o tenero, Pane e Nutella rappresenta uno dei binomi più rappresentativi della colazione all’italiana”. Per valorizzare la ricchezza e la varietà regionale dei pani del nostro Paese, che con Nutella hanno in comune la semplicità, la cura, la passione e l’amore, Ferrero ha deciso di collaborare con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Pane e Nutella e Università Gastronomica di Pollenzo
L’Università, nata e promossa nel 2004 dall’associazione internazionale Slow Food, fornisce agli studenti una visione globale dei sistemi di produzione del cibo sia passati che presenti. Permettendo inoltre di apprezzare la ricchezza delle diversità culturali. L’ateneo forma i gastronomi, nuove figure professionali che hanno conoscenze e competenze interdisciplinari nell’ambito delle scienze, cultura, politica, economia ed ecologia del cibo. E sono in grado di sviluppare valori come la sostenibilità e la sovranità dei sistemi alimentari globali, comprendendone tutte le fasi, dalla produzione al consumo. La chiave di volta di quello che può essere definito gastronomo è la profonda comprensione del cibo come valore e del suo ruolo importante nel creare e modellare la società.

Ferrero e Università esaltano le diversità
Ferrero e l’Università di Scienze gastronomiche “condividono la ricerca costante, la spinta all’innovazione e l’esaltazione della diversità per una visione inclusiva del cibo e della gastronomia in cui ogni tipo di cucina, dalla più semplice e domestica alla più sperimentale, ha la propria importanza e autorevolezza. Il progetto Pane e Nutella vuole inserirsi in questo percorso di scoperta”. “Il valore della biodiversità, e la necessità di salvaguardarla, mappandola e raccontandone le caratteristiche peculiari, è da sempre al centro delle linee di ricerca dell’Università di Pollenzo – spiega il presidente, Carlo Petrini -. L’Italia è un Paese ricco di biodiversità naturale ma anche di biodiversità culturale. E si sa, ogni cultura fonda la propria tradizione gastronomica su di un alimento in particolare: il pane.
Si racconteranno le caratteristiche del pane regionale
Queste specialità territoriali fanno conoscere una storia fatta di uomini e donne, agricoltura e rispetto per le materie prime. Il lavoro dell’Università nel raccontare le caratteristiche dei pani regionali si inquadra quindi in uno scenario più ampio di valorizzazione. E invita a scoprire le ricchezze gastronomiche del nostro Paese”. Con questo progetto Nutella offre un viaggio nel gusto e nella tradizione regionale italiana. Ossia una vera e propria lente di ingrandimento sul pane d’Italia realizzata dai docenti dell’Università di Pollenzo tra oltre 200 specialità presenti nel nostro Paese. Per scoprire le origini, la storia, le caratteristiche dei primi pani selezionati, basterà collegarsi all’hub dedicato sul sito www.nutella.it, dove si troveranno schede dettagliate, immagini e le tante curiosità insieme ai migliori abbinamenti a colazione per ciascuna tipologia.
Pane e Nutella indissolubilmente legati da sempre
“Pane e Nutella sono indissolubilmente legati da sempre. Dietro ad una qualsiasi fetta di pane e Nutella ci sono migliaia di ricordi di tanti italiani e dei loro momenti a colazione in famiglia. Questa iniziativa – sottolinea Alessandro d’Este, presidente e amministratore delegato di Ferrero Commerciale Italia Srl – vuole celebrare la ricchezza e la diversità culturale del nostro Paese. Raccontare l’antica arte dei panificatori e le tantissime varietà di pani che abbiamo in Italia. Ciò vuol dire viaggiare da nord a sud alla riscoperta delle nostre tradizioni”.