Covid, 36mila contagi e 63 morti, positività altissima. Boom di casi nel Lazio

covid 25 marzo

Sono 36.573 i nuovi casi di coronavirus e 64 i morti in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio. I tamponi processati sono 194.676 che fanno rilevare un tasso di positività pari al 18,9%. Sono 192 i ricoverati in terapia intensiva, tre in meno di ieri, mentre sono 4.303 i ricoverati con sintomi, 85 in più di ieri.

Boom di contagi nel Lazio

“Oggi nel Lazio, su 5.470 tamponi molecolari e 19.566 tamponi antigenici per un totale di 25.036 tamponi, si registrano 4.636 nuovi casi positivi (+1.106); sono 3 i decessi (-3), 503 i ricoverati (+23), 36 le terapie intensive (+4) e +6.852 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 18,5%. I casi a Roma città sono a quota 2.822”. Lo riferisce l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid quotidiano. Nel Lazio è “in aumento il numero dei casi” Covid-positivi, con un “+25% rispetto alla settimana precedente. Aumenta anche l’incidenza, a 367” casi “per 100mila abitanti (erano 281 la settimana scorsa). Stabili il valore Rt, a 0,81, e l’occupazione dei posti letto ordinari e di terapia intensiva”. Lo riferisce l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, nel bollettino sull’andamento di Covid-19.

Galli: bene le mascherine sui mezzi di trasporto

‘Ho sempre sostenuto l’utilità della mascherine sui mezzi pubblici e sono contento che la scelta sia stata di mantenerne l’obbligo in questi contesti. Anche perché altrimenti sarebbero state escluse dall’utilizzo dei trasporti pubblici le persone con fragilità importanti, quelle che non si possono permettere di beccarsi l’infezione”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. Purtroppo in questa fase c’è la tendenza a considerare Sars-CoV-2 come “un’infezione lieve, che ‘anche se la prendiamo non succede nulla’. Non è così per una fetta non trascurabile delle persone anziane o con problemi immunologici che, se si ammalano, rischiano comunque grosso. Motivo per cui, se togli le mascherine nel trasporto pubblico, ne togli l’agibilità a questo tipo di persone”.