Covid, aumentano i decessi, i ricoveri e le terapie intensive. Pediatri pessimisti

Sono 13.439 i nuovi casi di coronavirus e 93 i morti in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio. Aumentano i pazienti in terapia intensiva con coronavirus, due in più di ieri e 254 in totale, e i ricoverati nei reparti ordinari, 213 in più e 6.928 in totale. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute sul contagio da coronavirus.
Lieve aumento di casi in età scolare
“Stiamo registrando un lieve aumento dei casi tra i bambini in età scolare. Nessuna emergenza, ma quello che ci preoccupa è che il peggio deve ancora arrivare perché le temperature sono ancora miti e nelle aule si possono tenere le finestre aperte. Quando arriverà il freddo e ci sarà un ritorno drastico alla vita al chiuso, i contagi Covid aumenteranno molto, visto che non c’è più il distanziamento o l’uso delle mascherine”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Antonio D’Avino, presidente Fimp, Federazione italiana medici pediatri.

L’arrivo dell’influenza potrebbe complicare le diagnosi
“Attenzione all’arrivo dell’influenza – avverte il presidente Fimp – che si incisterà su questo aumento dei contagi Covid, complicando le diagnosi”. Secondo i dati del rapporto dell’Istituto superiore di sanità (Iss), “Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale”, dall’inizio dell’epidemia sono stati diagnosticati e riportati 4.628.181 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 23.563 ospedalizzati, 525 ricoverati in terapia intensiva e 73 deceduti.
I pediatri impegnati sul fronte delle vaccinazioni e delle prevenzioni
Per quanto riguarda la vaccinazione anti-Covid nella fascia 5-12 anni, “siamo fermi al 38-40% dei bambini, molta variabilità regionale”, precisa D’Avino. “Come pediatri da qualche mese siamo impegnati in modo significativo sul fronte della prevenzione e su quello delle vaccinazioni – ricorda il responsabile della Fimp -. Ma c’è un nodo, per far aumentare le immunizzazioni dei bambini occorrerà che aumentino i casi,. Insomma, che si inneschi un po’ di paura nei genitori. Noi continueremo a lavorare su questo fronte convinti della validità delle linee guida nazionali”.