Covid, brusca impennata. E i presidi chiedono un incontro a Gualtieri per le scuole

Sono 88.121 i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore in Italia e 253 i morti. I tamponi effettuati sono 446.718 e il tasso di positività è al 19,7%. I ricoveri ordinari sono complessivamente 11.124 (+43 rispetto a ieri) mentre i ricoveri in terapia intensiva sono 434 (+8 rispetto a ieri).
Nel Lazio boom di contagi
“Oggi nel Lazio su 5.453 tamponi molecolari e 35.894 tamponi antigenici per un totale di 41.347 tamponi, si registrano 6.892 nuovi casi positivi (+4.576), sono 10 i decessi (-6), 1.121 i ricoverati (-5), 74 le terapie intensive (-1) e +8.693 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 16,6%. I casi a Roma città sono a quota 3.032”. Lo comunica in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Sono 222.588 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 1.121 ricoverati, 74 in terapia intensiva e 221.393 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 1.697.590, i morti 11.690, su un totale di 1.931.868 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.

Le richieste dei presidi per l’inizio della scuola
“Noi concordiamo con tutte quelle persone che pongono dei problemi piuttosto consistenti per quanto concerne la protezione dei nostri studenti e i nostri insegnanti al ritorno di settembre a scuola perché nel frattempo non sono state prese, se non in minima parte e in pochissime località, quelle misure che noi chiedevamo”. Lo dice all’Adnkronos Mario Rusconi, presidente Anp Roma, commentando le parole di Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani, in merito all’urgenza di intervenire sulla scuola per scongiurare mascherine e finestre aperte. “In primo luogo è necessario reperire nuove aule, cosa che non può fare la scuola ma solo il proprietario degli edifici, il Comune per elementari e medie, la Provincia e la Città metropolitana per le superiori.
Chiesto un incontro a Gualtieri
In moltissime città, a partire da Roma, ci ritroveremo lo stesso con classi pollaio (non diminuiti gli alunni per classe), a indicare l’inerzia della maggior parte degli enti locali proprietari degli edifici. Nessun lavoro relativo alla sanificazione degli ambienti dal punto di vista dell’aria e probabilmente dovremo tenere le finestre aperte anche a novembre. Non sappiamo cosa sia stato fatto relativamente ai trasporti, non avendo contezza di come saranno utilizzati i fondi del Pnrr”. E annuncia: “Ho chiesto al sindaco Gualtieri un incontro, venerdì, e porrò questi problemi. Altrimenti si rischia che a settembre torniamo in condizioni simili a quelle dei mesi precedenti, senza che siano stati apportati quei correttivi necessari”.