Covid, colpo di coda del virus: potrebbero esserci delle piccole “zone rosse”. Contagi stabili

Quarticciolo ambulanza

Sono 4.878 i nuovi contagi da Covid in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 37 morti che portano a 132.074 il totale delle vittime da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 477.352 tamponi, con un tasso di positività dell’1%. In aumento le persone ricoverate in ospedale con sintomi che sono 2.707 (+49) mentre sono 346 i ricoverati in terapia intensiva (-3 rispetto a ieri), con 20 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.554.985 i guariti (+3.103) e 80.381 gli attuali positivi (+1.737).

Nel Lazio meno contagi ma più morti e ricoveri

“Oggi nel Lazio su 11.994 tamponi molecolari e 21.666 tamponi antigenici per un totale di 33.660 tamponi, si registrano 538 nuovi casi positivi (-45), 8 i decessi (+2), 376 i ricoverati (+6), 49 le terapie intensive (+1) e +398 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 1,5%. I casi a Roma città sono a quota 235”. Lo comunica in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, al termine della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Nelle province si registrano 136 nuovi casi e 2 decessi.

Pregliasco: colpo di coda del covid

“Stiamo assistendo a un colpo di coda del virus, con piccoli incrementi, non pesantissimi, dei casi, ma credo che l’approccio italiano prudente, fatto di misure di precauzione e vaccinazioni, sembra stia pagando”. Lo scenario futuro che dobbiamo aspettarci? “Potrebbero esserci delle micro-zone rosse chirurgiche a seguito dell’aumento dei contagi di Covid-19, ma ipotesi di lockdown credo siano una extrema ratio remota”. Così all’Adnkronos Salute, Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, commenta gli ultimi dati epidemiologici che vedono alcuni parametri in aumento.

Si va verso una convivenza col virus

Pregliasco però si dice “confidente che se non emergeranno nuove pericolose varianti e rimaniamo prudenti, con la responsabilità di tutti, si possa scavallare il prossimo inverno. Che – sottolinea – spero sia l’ultima battaglia. Poi ci sarà una convivenza col virus. Ma gli scenari passati – osserva – non sono sicuramente riproponibili, grazie a una serie di fattori, primi fra tutti la campagna di vaccinazione e l’atteggiamento di prudenza fin qui adottato. Basti pensare – fa notare – che anche in Inghilterra dove i dati sono altissimi la proporzione dei morti è estremanente più bassa rispetto al passato. Questo ci fa ben sperare che si riesca ad assistere le persone che si ammalano senza stressare il servizio sanitari nazionale”.