Covid, i nuovi protocolli per le scuole non convincono. E i presidi protestano

I nuovi protocolli anti covid per le scuole stanno già creando polemiche. E i Presidi di Roma e del Lazio hanno lanciato l’allarme. Infatti, fino alle ultime novità, in caso di un malato di covid in classe, tutti i suoi compagni venivano messi in quarantena. Ora però le regole sono cambiate. E il provvedimento si applica solo al bambino o al ragazzo che si è ammalato. Ma sembra che le Asl non si stiano comportando in maniera uniforme. Alcune infatti sarebbero più rigide, e continuerebbero ad adottare la precedente norma. Per la massima cautela possibile. Ecco perché i rappresentanti dei Presidi Cristina Costarelli e Mario Rusconi, hanno scritto una lettera. Al governatore Zingaretti, all’assessore alla salute Alessio D’Amato e a quello alla scuola Claudio di Berardimo. Oltre che al dirigente dell’ufficio scolastico regionale Rocco Pinneri. Sottolineando le criticità e le incongruenze contenute nelle nuove linee guida. E il rischio che si vada incontro al caos.

I protocolli anti covid si basano su una minore circolazione del virus. Ma la realtà sembra diversa

Sono almeno due le incongruenze più gravi messe in evidenza dalla lettera alle istituzioni redatta dai vertici dell’associazione dei Presidi di Roma e del Lazio. Per primo, la scarsa chiarezza nelle procedure. E il fatto che alla fine le diverse Asl non si stiano comportandosi in maniera uniforme. In secondo luogo, lo stesso presupposto dei nuovi protocolli. Che si basano su una presumibile circolazione rallentata del virus. In seguito alla diffusione sempre più capillare della campagna vaccinale. “La revisione del sistema di gestione dei contatti dei casi confermati di infezione da Sars Cov – 2 accidente anche alla luce dell’aumento della copertura vaccinale e della riduzione della circolazione di Sars Cov – 2 in comunità” citano i Presidi. Facendo riferimento alla nota allegata alla circolare ministeriale. Ma i dati attuali di contagio indicano purtroppo che si sta andando verso un aumento dei numeri. Che renderebbero questo protocollo inapplicabile. O potenzialmente molto rischioso.

Farmacap offre aiuto

Un aiuto concreto in questa situazione difficile potrebbe arrivare da Farmacap. Che per bocca del suo commissario straordinario Jacopo Marzetti ha messo a disposizione la sua struttura e le farmacie presenti sul territorio per aiutare gli istituti scolastici in difficoltà. Sia a capire meglio le nuove procedure, che ad effettuare velocemente i tamponi rapidi cosiddetti ‘zero’. Per avere risposte pressoché immediate in caso di sospetto di un contagio in classe. Ma è chiaro che purtroppo anche quest’anno non passeremo un inverno tranquillo. Mentre lo spettro del ritorno della Dad – la didattica a distanza che non piace a nessuno – non è affatto scongiurato.