Covid, il paziente zero da Londra non ha la ‘variante inglese’. Al via i vaccini

Buone notizie dall’ospedale Spallanzani di Roma. Infatti dopo accurati test di laboratorio, è stato certificato che l’italiano atterrato qualche giorno fa da un volo proveniente da Londra e positivo al covid non avrebbe contratto la cosiddetta ‘variante inglese’. Cioè quella forma modificata del virus che risulterebbe ancora più aggressiva. Almeno nella velocità di trasmissione del contagio. Attualmente sono 172 i pazienti ricoverati nel nosocomio romano, dei quali poco più di trenta in terapia intensiva. La notizia che almeno per ora in Italia non esiste una forma modificata del virus comunque è stata accolta con soddisfazione. Dalle istituzioni e dagli operatori sanitari. Anche perché siamo arrivati al vaccino, dopo quasi un anno di attese e sofferenze. E pensare a una falsa partenza significherebbe dare un colpo fortissimo alla speranza di uscire finalmente dal tunnel.

Rispetto alla nuova versione del covid isolata nel Regno Unito comunque, la scienza ci ha detto che non dovrebbe resistere ai vaccini. Che rimarrebbero quindi perfettamente validi. Ma ancora il quadro non è chiaro. Se è vero che le stesse autorità competenti che hanno disposto lo stop dei voli da oltremanica avevano lanciato l’allarme. Attenzione, ci era infatti stato detto. Con i tamponi rapidi che potrebbero ‘non vedere’ la versione modificata, potremmo avere dei falsi negativi. Liberamente in circolazione. Almeno per ora però questo nuovo problema sembrerebbe risolto.

Il vaccino arriva allo Spallanzani. Ma l’emergenza resta alta: altri 459 morti

I primi vaccini contro il covid in arrivo allo Spallanzani

E dovrebbero arrivare entro oggi le prime 9750 dosi di vaccino prodotto dalla Pfizer. Un quantitativo simbolico, da dividere per i 300 centri regionali autorizzati. In attesa delle altre 400 mila dosi, nella settimana successiva al 28 dicembre. Successivamente, entrerò metà gennaio dovremmo arrivare a un milione, e poi via via ai 27 milioni richiesti dal ministero della Salute. Questo solo relativamente alla Pfizer, perché di dosi in Italia ne serviranno 200 milioni. Vista la necessità di un secondo richiamo dopo 15 giorni per tutti i vaccinati. Ma sempre entro gennaio arriveranno gli altri vaccini, quelli prodotti da Moderna e da Astra Zeneca. Ciò che preoccupa invece è che non si conosce ancora il Piano nazionale per la distribuzione del prezioso farmaco. Per ora ci penserà l’Esercito, questo è anche ovvio. Ma quando si arriverà alla vaccinazione di massa, questo non sarà possibile.

Tante le domande sul tappeto, a cominciare dal possibile coinvolgimento dei privati. Oggi escluso. E poi c’è il fattore costo. Per ora è tutto gratuito, ma sarà così anche nei prossimi mesi? E soprattutto, governo e Regione Lazio saranno in grado di rispettare programmi e tempi di consegna?

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/variante_inglese_roma_covid_spallanzani_paziente_ultime_notizie_25_dicembre-5665170.html

Si comincia domani con l’infermiera dello Spallanzani. Poi i soggetti fragili e via via tutti gli altri

Domani quindi saremo tutti con il fiato sospeso per quello che già viene definito il V Day. Quando il vaccino made in Pfizer verrà inoculato a Claudia Alivernini. La giovane infermiera di 29 anni dello Spallanzani. Operativa nel reparto malattie infettive del nosocomio romano. E che in questi mesi ha prestato anche assistenza domiciliare a soggetti fragili positivi al covid. E impossibilitati ad uscire di casa. Poi sarà la volta degli anziani ricoverati nelle RSA, degli ultra 80 enni e delle Forze dell’Ordine. A seguire gli ultrà 65 enni, i soggetti con almeno una patologia grave e quelli che svolgono lavori per cui sono più esposti. Come insegnanti, conducenti dei mezzi pubblici, operatori ecologici e comunque chi sta a contatto costante con il pubblico. Infine tutti gli altri.

Claudia Alivernini ieri ha dichiarato, farsi il vaccino è un’atto di amore. Speriamo davvero che abbia ragione, e che dubbi e incertezze vengano presto spazzati via. Perché abbiamo un disperato bisogno di ricominciare al più presto la nostra vita normale.

https://www.romatoday.it/attualita/video-vaccino-arrivato-in-italia.html