Covid, indici in aumento: ma è la contagiosità altissima a preoccupare

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Sono 56.166 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, secondo i dati del ministero della Salute. Si registrano, inoltre, altri 75 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 248.042 tamponi, tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività che sale al 22,6%. In aumento i ricoveri ordinari (+117) rispetto a ieri per un totale di 5.064 pazienti. Mentre è invariato il numero della terapie intensive per un totale di 216 pazienti e 31 ingressi del giorno. Gli attuali positivi sono 652.572 (+27.559 rispetto a ieri) e i dimessi/guariti sono 17.251.095 (+29.798). I deceduti in totale sono 167.967.

Salgono tutti gli indicatori anche nel Lazio

“Oggi nel Lazio, su 4.974 tamponi molecolari e 24.667 tamponi antigenici per un totale di 29.641 tamponi, si registrano 6.879 nuovi casi positivi (+286); sono 9 i decessi (+3), 553 i ricoverati (+10), 50 le terapie intensive (-5) e +4.688 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 23,2%. I casi a Roma città sono a quota 4.141”. Lo riferisce l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid quotidiano. “Continua il trend di crescita dei casi su base settimanale, +53%; in aumento anche l’incidenza a 566 su 100mila abitanti (era 367 la scorsa settimana). Il valore Rt è a 1,1”.

“Siamo un po’ tutti preoccupati per l’aumento dei casi” di persone positive a Covid-19. “Questa variante purtroppo sfugge in buona parte alle normali regole che ci hanno aiutato a fronteggiare la pandemia. I numeri che vediamo, del resto, sono sottostimati perché buona parte di chi ha sintomi non fa il tampone. Si sottopone al test quasi soltanto chi ha necessità del certificato di malattia”. A dirlo all’Adnkronos Salute è il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, secondo il quale la stima dei medici di famiglia, di un 30% di persone con sintomi che rifiutano di fare il test, “è ottimista: temo siano di più”.

Arriva il vaccino per gli adolescenti dai 12 ai 17 anni

Via libera dell’Agenzia europea del farmaco Ema al vaccino proteico anti-Covid Nuvaxovid* dell’americana Novavax anche negli adolescenti dai 12 ai 17 anni. Il prodotto è già approvato in Ue per gli over 18, e ora il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Ema ha raccomandato di estenderne l’indicazione includendo i 12-17enni. Per questo gruppo d’età il vaccino sarà lo stesso di quello utilizzato negli adulti, che prevede due iniezioni intramuscolo a 3 settimane di distanza l’una dall’altra.