Covid, inoculata stamattina la prima dose del vaccino a una volontaria

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Alle 8.32 è stata inoculata all‘Inmi Spallanzani di Roma a una volontaria la prima dose del vaccino italiano contro Covid-19, per l’avvio della fase clinica I della sperimentazione. “A noi interessa che il vaccino sia efficace. Se tutto avviene nei tempi programmati, il nostro auspicio è che sia prodotto in primavera”, ha spiegato il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia. “Il primo volontario che stamattina ha ricevuto il vaccino sarà osservato per 4 ore da una équipe, poi tornerà a casa e monitorato per 12 settimane – ha aggiunto -.

Sta bene la volontaria a cui è stato somministrato il vaccino

Mercoledì proseguiremo con altri due volontari e così a seguire tutti gli altri fino a 24 settimane. Poi, se tutto andrà bene, ci saranno la seconda e la terza fase di sperimentazione che probabilmente faremo in un Paese dell’America Latina dove il virus è in crescita”. Vaia ha anche ricordato che molti volontari hanno detto che intendono “devolvere il rimborso spese previsto alla ricerca”. “La prima volontaria che oggi ha avuto l’inoculazione del vaccino italiano sta bene. L’ho vista poca fa. Ha voluto fare sapere di essere orgogliosa di questa possibilità e spera però che le persone, in attesa che il vaccino sia disponibile, siano sempre più responsabili”. Lo ha affermato il direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani di Roma.

“Spero di poter essere utile al nostro popolo”

“Sono emozionata e orgogliosa. Spero di poter essere utile al nostro popolo”. Avrebbe pronunciato queste parole la prima volontaria, una donna 50enne, alla quale questa mattina è stato inoculato il vaccino italiano anti Covid-19 che oggi ha iniziato la fase I della sperimentazione clinica all’Inmi Spallanzani di Roma. Sono 90 i volontari che nelle prossime settimane seguiranno lo stesso l’iter della donna. “Mi auguro – ha aggiunto – che la mia disponibilità potrà essere d’aiuto per salvare vite e che le persone siano sempre più responsabili per non mettere a rischio se stessi e gli altri”.

Altri 21 casi negli aeroporti  romani

Intanto il Covid non dà tregua. Si apprende che 21 casi di persone positive al coronavirus individuati ieri negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Lo riferisce l’Unità di crisi Covid della Regione Lazio, che pubblica il report dell’attività di screening di ieri negli aeroscali romani. All’aeroporto di Fiumicino c’erano 9 positivi: 5 romani, 1 greco residente a Perugia, 1 di Avezzano, 1 di Napoli e 1 di Milano. All’aeroporto di Ciampino individuati 12 casi positivi, di cui: 4 italiani, 7 spagnoli e 1 dalla Repubblica Domenicana. Da inizio attività i casi positivi asintomatici individuati sono stati 106.