Covid, migliorano i dati ma esplode il caso Pfizer: un altro disastro Ue
Stavolta i dati Covid migliorano leggermente davvero. Sono 13.884 i contagi da coronavirus in Italia oggi, secondo i dati regione per regione del bollettino della Protezione Civile. Da ieri, come riporta la tabella del ministero della Salute, altri 364 morti. Nelle ultime 24 ore, eseguiti 350.034 tamponi: l’indice di positività scende al 3,8%.
Peggiora la situazione Covid nel Lazio: 52 morti
Peggiora invece la pandemia nel Lazio. Sono 1.161 i nuovi contagi da coronavirus nel Lazio, secondo la tabella del bollettino di oggi. Registrati inoltre altri 52 morti. Oggi “su oltre 16 mila tamponi (+3.278) e quasi 17 mila antigenici per un totale di oltre 33 mila test, si registrano 1.161 casi positivi (+235), 52 i decessi (+18) e +2.539 i guariti. Aumentano i casi e i decessi, mentre diminuiscono i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 3%. I casi a Roma città sono a quota 400” sottolinea l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato.
Esplode il caso Pfizr e il contratto con la Ue
Intanto esplode il caso Pfizr e Ue. E’ un contratto a costo crescente per singolo vaccino (come si sapeva) ma soprattutto che solleva Pfizer da qualsiasi coinvolgimento una volta consegnate le dosi ai Paesi membri. Per le eventuali ripercussioni del farmaco, l’azienda non potrà essere ritenuta responsabile né dovrà affrontare alcun risarcimento, in prima persona o attraverso qualsiasi rappresentante o partner. E’ uno scarico totale di responsabilità quello che emerge dal contratto rivelato dal quotidiano catalano “La Vanguardia”
Prezzi del vaccino ondivaghi
Il contratto si riferisce all’acquisto da parte della Commissione Europea di 200 milioni di dosi, con l’opzione di acquisto di altre 100 milioni e prevede prezzi più alti rispetto a quelli trapelati – per errore – nelle scorse settimane. Il costo infatti per le prime 100 milioni di dosi era di 17,50 euro a dose (più tasse), mentre per la fornitura delle successive 100 milioni di dosi scendeva a 13,50 euro. Il contratto contemplava la possibilità per l’Ue di ordinare ulteriori 100 milioni di dosi a 15,50 euro.
Pfizer esclusa da qualsiasi responsabilità
Purché la richiesta fosse pervenuta entro tre settimane dall’autorizzazione dell’Ema, giunta lo scorso 21 dicembre: in caso contrario il prezzo sarebbe risalito a 17,50 euro. Ordine puntualmente arrivato appena una settimana dopo il via libera dell’autorità europea del farmaco. Tuttavia, listino a parte , a colpire è soprattutto l’esclusione di responsabilità di Pfizer da eventuali danni a terzi. L’unica ipotesi contemplata è quella legata a problemi nella produzione del vaccino: una volta consegnato ai singoli Paesi, invece, decade qualsiasi ipotesi di risarcimento.