Diverse centinaia di morti di Covid al giorno dalle nostre parti, una strage quotidiana. Fa effetto la “tabellina” inglese con “zero morti”.
Dio non stramaledice più l’Inghilterra, non è più la perfida Albione. Soprattutto perché Boris Johnson ha rischiato l’osso del collo sul tema, dopo essersi anche infettato (e guarito).
Se i morti di Covid spariscono…
Ma il premier britannico adesso sta sopra tutti. Non so se è l’effetto Brexit, ma se i morti di Covid spariscono o quasi – vedremo in questi giorni – bisogna togliersi il cappello. E il popolo lo ha seguito anche nei provvedimenti più restrittivi, perché ha offerto una speranza ai cittadini.
Da noi, finora, si sono promesse solo chiusure. Ed ha ragione Salvini a battersi come un leone per far uscire allo scoperto il governo: sul contrasto alla pandemia non possiamo restare ancora nelle mani di Roberto Speranza. E del suo compare Dario Franceschini.
“Ma è innegabile che chi stia uscendo vincente sui vaccini è la Gran Bretagna. Eppure, secondo tanti, con la Brexit sarebbe stata destinata a ogni tipo di avversità. Intanto a Londra si segnano giornate con zero morti, mentre nel resto d’Europa la conta continua”.
Un anno con Primule e banchi a rotelle
Ecco, questa riflessione del leader della Lega – ieri alla stampa estera – è innegabile e spiega più di tante parole il cammino che si deve ancora percorrere. Hai voglia a dire che AstraZeneca ha base da loro, ma noi in Italia ci siamo messi a seguire la Germania per il “pericolo”. Salvo ripensarci dopo 48 o 72 ore.
Ci vuole più polso anche con le aziende farmaceutiche e speriamo che vada in porto l’ambizioso progetto di Giancarlo Giorgetti sulla produzione nazionale dei vaccini. Serve come il pane, soprattutto se da pandemico il tema dovesse diventare endemico e quindi con richiami annuali o biennali per non ammalarsi. La ricerca ha fatto passi in avanti, ma gli Stati dell’Unione Europea – Italia compresa – stanno ancora indietro.
Certo, scontiamo l’anno delle Primule e dei banchi a rotelle, ma è un motivo in più per correre e non rallentare la corsa.
Anche perché poi c’è da rimettere in piedi un’economia in ginocchio.