Covid, oltre 21mila contagi e ancora 63 morti. Ma questa estate attenzione a Omicron 5

Sono 21.554 i nuovi casi positivi al Covid-19 in Italia. E’ quanto si legge nel bollettino quotidiano del Ministero della Salute. Effettuati da ieri 170.097 tamponi, per un tasso di positività al 12,7%. Sono 4.162 i ricoverati con sintomi, -72 da ieri, mentre 196 restano in terapia intensiva, -1 da ieri; 63 i morti da ieri, 23.745 i guariti, 16.820.881 da inizio pandemia.
Lazio, meno contagi e ricoveri ma più vittime
Oggi nel Lazio “su 3.911 tamponi molecolari e 16.949 tamponi antigenici per un totale di 20.860 tamponi, si registrano 2.795 nuovi casi positivi (-93), sono 8 i decessi (+5), 470 i ricoverati (-8), 31 le terapie intensive (stabili) e +3.015 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 13,3%. i casi a Roma città sono a quota 1.694”. Lo sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino Covid di oggi. Sono 117.290 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 470 ricoverati, 31 in terapia intensiva e 116.789 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 1.473.754 i morti 11.377, su un totale di 1.602.421 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.

Omicron 5 potrebbe colpire prima dell’autunno
“Il contributo di Omicron 5”, la sottovariante BA.5 di Sars-CoV-2, sui contagi Covid, “forse in Italia non è ancora evidente. Ma lo temerei, e lo temo, rispetto a un’anticipazione del rialzo che ci aspettavamo potesse esserci più avanti, nel periodo autunno-inverno”. Prospetta un possibile ‘picco estivo’ il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, sentito dall’Adnkronos Salute sull’aumento di incidenza rilevato dal monitoraggio settimanale Covid-19 di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.
“L’attuale rialzo sicuramente è dovuto a diversi fattori”, secondo il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi, che ne sottolinea in particolare uno: l’allentamento delle restrizioni: “Avendo dovuto, voluto, in una situazione epidemiologica più tranquilla, allargare le maglie e aumentare la probabilità di contatti, è chiaro che questi avvengono di più. E ogni contatto interumano – ricorda Pregliasco – in questo momento ha un potenziale di rischio, seppur basso” in termini di gravità della patologia.