Covid, per Burioni ci sono 8 milioni di persone non vaccinate che stanno facendo circolare il virus

“L’aumento dei casi di Covid era prevedibile ma non c’è da allarmarsi. Sta arrivando la stagione fredda, che favorisce la circolazione dei virus e la gente non usa più le mascherine”. Lo dice il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia che, in una intervista al Corriere della Sera lancia anche un appello. “Bisogna incrementare le vaccinazioni e renderle obbligatorie per chi è a contatto con il pubblico”. “Quello che bisogna fare oggi – rileva Vaia – è spingere su due fasce di popolazione. E cioè su soggetti fragili e anziani, ma anche su tutti i non vaccinati e gli immunizzati con una sola dose, che purtroppo sono tanti. Il governo deve compiere un’azione coraggiosa per prosciugare questo bacino e ampliare l’obbligo vaccinale a chiunque ricopre funzioni a contatto con il pubblico.
Vaia: il vaccino si sta dimostrando un’arma efficace
E anche porre fine alla concezione del tampone come atto strategico per ottenere il green pass. Il test è una fotografia del momento, non di ieri e non di domani. E non può surrogare il vaccino che, lo ripeto ancora, si è dimostrato un’arma efficace. È arrivato il momento di infliggere il colpo del ko al Covid”. Sulla eventualità di vaccinare i bambini Vaia ribadisce che “il mio non è scetticismo, il mio è realismo. Non vedo la necessità di proteggere una fascia anagrafica che non incide sulla curva epidemiologica. Insiste Vaia: “Serve l’obbligo vaccinale per chi lavora a contatto col pubblico”.

Burioni: otto milioni di persone hanno deciso di non vaccinarsi
Perplesso Burioni. “Ci sono 8 milioni di persone” in Italia “che hanno deciso di non vaccinarsi: è quasi l’Austria. Non è razionalmente spiegabile”. Il professor Roberto Burioni, virologo e docente dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, si esprime così a Che tempo che fa, su Raitre. “C’’è una classe di persone che non si è potuta vaccinare, la fascia al di sotto del 12 anni non si è potuta vaccinare. Poi ci sono 8 milioni di persone che hanno deciso di non vaccinarsi. Queste persone si espongono a gravi rischi e fanno circolare il virus. Siamo salvi perché i giovani si sono vaccinati molto e stiamo prendendo misure più severe rispetto ad altri Paesi”, dice. “Questo vaccino ha una sicurezza eguagliata da pochi altri farmaci, è stato somministrato in miliardi di dosi senza sostanzialmente problemi gravi.
“L’obbligo vaccinale è una decisione politica”
Il fatto che la gente sia diffidente davanti a un vaccino sicuro e efficace, che tiene le persone fuori dalle terapie intensive, non è razionalmente spiegabile. Temo che queste persone che non si sono vaccinate fino a oggi non si vaccinino più. Le prime dosi sono calate drammaticamente. L’obbligo? E’ una decisione politica. Dall’1 marzo 2020 al 31 luglio 2021 sono morti 150mila italiani, più di quelli che ci attendevamo. C’è chi porta in piazza il cartello con il numero 3.783″, alludendo a un numero estremamente ridotto di vittime del covid. “Di cosa sono morte le altre 146.217 persone? Non va bene sminuire i sacrifici terribili che abbiamo fatto e l’importanza della vaccinazione, è una mancanza di rispetto nei confronti di tutti quei morti, dei loro cari, di chi ha subito le conseguenze economiche, sociali ed emotive di questo terribile periodo”.