Covid, salgono casi e morti: è per colpa della frettolosa riapertura delle scuole di Conte?

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Covid, salgono casi e morti. Forse riaprire le scuole in fretta furia, come se fosse una battaglia di religione, ha causato questo. Sono infatti 17.083 i nuovi casi di coronavirus e 343 i morti in 24 ore. E’ quanto emerge dai dati forniti dal ministero della Salute sulla diffusione del contagio. Sono 335.983 i tamponi processati in 24 ore tra antigenici e molecolari, che hanno fatto rilevare un tasso di positività pari al 5,08%, che quindi è calato, anche se di poco. Ma sono 38 in più in 24 ore i ricoverati in terapia intensiva, per un totale di 2.327 pazienti con covid in rianimazione. Salgono anche i ricoverati con sintomi che sono 458 in più per un totale di 19.570 persone nei reparti ospedalieri con coronavirus.

Il Covid azzanna e non si vede la fine

Complessivamente, quindi, dall’inizio dell’emergenza sono state contagiate dal covid-19 2.955.434 persone mentre ne sono morte 98.288. I dimessi/guariti in 24 ore sono 10.057 che portano il totale delle persone che dall’inizio dell’emergenza hanno superato il virus a 2.426.150. Sono 6.663 in più gli attualmente positivi, ovvero le persone con covid-19 in carico al sistema sanitario nazionale. In totale a oggi in Italia sono 430.996 le persone positive al Sars Cov2.

1.188 nuovo contagi nel Lazio, 29 i morti

Oggi nel Lazio “su oltre 11 mila tamponi (+2.327) e oltre 26 mila antigenici per un totale di oltre 37 mila test, si registrano 1.188 casi positivi (+144), 29 i decessi (+1) e 1.087 i guariti. Diminuiscono i ricoveri, mentre aumentano i casi, i decessi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 3%. I casi a Roma città sono a quota 600”. Lo evidenzia l’assessore alla Sanità e l’integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, nell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù. “Nelle province si registrano 337 casi e sono sette i decessi nelle ultime 24 ore.

Appello di Sileri: mascherine anche all’aperto

“E’ cambiato il gioco che sta facendo il virus colpendo, seppur con sintomi molto lievi, quelle fasce d’età che prima erano preservate e che rappresentano comunque un serbatoio per la diffusione del virus. E’ chiaro che non andrebbe chiusa solo la scuola, ma anche altre attività dove vi è il rischio di contagio”. Lo ha sottolineato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite di ‘Timeline’ su Sky Tg24. “Io consiglio sempre di indossare la mascherina Ffp2 – rimarca – laddove c’è più rischio, dove c’è più occasione di incontrare persone. Mezzi pubblici per esempio, ma anche all’aperto, penso agli affollamento ai navigli. E’ quello che dico anche a mia madre. E’ come un maglione, se fa più freddo bisogna usare quello più pesante”. Per rendere obbligatorie le Ffp2 “è necessario che si esprima prima il Cts”, risponde Sileri.