Covid. stabili i contagi, diminuiscono i decessi: 149. Meno ricoveri

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Sono 5.506 i nuovi casi di covid riscontrati oggi in Italia dopo l’analisi di 287.256 tamponi, con l’indice di positività all’1,9%. Nelle ultime 24 ore si registrano altri 149 morti, che portano il totale delle vittime a 124.646 da inizio pandemia. Continua a scendere il numero dei ricoveri in terapia intensiva, dove ci sono ora 1.643 persone (-46 da ieri), con 70 nuovi ingressi. I ricoveri ordinari sono 11.018 ricoveri ordinari (-521 da ieri), 3.741.149 i guariti (+13.929) e 306.730 gli attualmente positivi (-8.578).

Covid, nel Lazio aumentano contagi e morti

“Oggi su oltre 15mila tamponi nel Lazio (+4200) e quasi 18mila antigenici per un totale di oltre 33mila test, si registrano 466 nuovi casi positivi (+118), i decessi sono 16 (+2), i ricoverati sono 1.454 (-65). I guariti 1.880, le terapie intensive sono 215 (-1). Diminuiscono ricoveri e terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 1,3%. I casi a Roma città sono a quota 208. Sono i dati del bollettino resi noti dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. Nelle province si registrano 133 casi e sono 2 i decessi nelle ultime 24 ore.

Vacanze sì, ma prima le vaccinazioni

“È chiaro che bisogna fare le vacanze e riattivare l’economia ma in questo momento il dato fondamentale rimane la vaccinazione. Essere protetti con la vaccinazione significa non ammalarsi di Covid, è questa la realtà dei fatti”. Lo dice all’Adnkronos Salute l’infettivologo Roberto Ieraci, referente scientifico per le vaccinazioni dell’Unità di crisi del Lazio, intervenendo sul nodo vaccini durante il periodo di ferie estive. “Il messaggio fondamentale – sottolinea Ieraci – è che chi non si vaccina non è protetto dal Covid e la vaccinazione è un atto di solidarietà.

Un altro piccolo sacrificio da fare

Tutto il resto è chiacchiericcio”. Per quanto riguarda le seconde dosi “i vaccini possono essere distanziati fino a 42 giorni, c’è l’eperienza inglese che parla di 12 settimane. Però – ammonisce l’infettivologo – io invito a rispettare quanto previsto dalle circolari del ministero sul rispetto della scheda vaccinale”. “I cittadini italiani sono stati bravissimi in questo anno e mezzo e hanno sopportato tantissime restrizioni. C redo che il messaggio che deve passare è che c’è ancora un piccolissimo sacrificio da fare che è quello di rispettare i tempi previsti dalla scheda vaccinale”.