Covid, superati i cinquemila contagi, 63 i morti: sta arrivando un’altra ondata?

covid lazio e italia

Sono 5.188 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 3 novembre 2021, secondo numeri e dati Covid – regione per regione – del bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute. Registrati altri 63 morti. I nuovi contagi sono stati individuati su 717.311 tamponi, il tasso positività è allo 0,7%. Salgono a 3.029 i ricoverati con sintomi (+37). Sono 31 gli ingressi in 24 ore in terapia intensiva, 381 i pazienti in totale (-4).

Aumentano i casi anche nel Lazio

Sono 456 i contagi da coronavirus nel Lazio oggi, 3 novembre 2021, secondo i dati covid del bollettino della regione. Registrati 3 morti. A Roma, segnalati 184 casi. “Oggi nel Lazio, su 15.599 tamponi molecolari e 27.587 tamponi antigenici, per un totale di 43.186 tamponi, si registrano 456 nuovi casi positivi (+68) in diminuzione rispetto a mercoledì 27 ottobre (-47), 3 i decessi (-2), 438 i ricoverati (+5), 58 le terapie intensive ( = ) e +428 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 1,0%. I casi a Roma città sono a quota 184. Ieri oltre 14mila somministrazioni il 55% sono terze dosi, il 36% sono seconde dosi e il 9% sono prime dosi”, comunica in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Sono 9.752 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 438 ricoverati, 58 in terapia intensiva e 9.256 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 377.876 e i morti 8.807, su un totale di 396.435 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.

Brusaferro: uno stress lungo due anni

Quello della pandemia “è un stress che sta durando, ci avviciniamo al secondo anno. Vediamo che la dimensione nel nostro Paese è sotto controllo, ma in altri nel mondo è circolante. Se dura lo stress saremo chiamati a misure strutturali”. Lo ha precisato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), nel suo intervento al 54esimo Congresso nazionale della Società italiana di igiene (Siti) a Lecce. “Abbiamo capito che il comportamento individuale è fondamentale non solo per difendere se stessi ma anche per la dimensione della sanità pubblica”, ha aggiunto.