Covid, va sempre peggio: oggi oltre 500 morti. Aspettando il picco tra una settimana

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Covid, va sempre peggio, solo la positività scende. Sono ben 20.396 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 16 marzo, secondo i dati -regione per regione- del bollettino della Protezione Civile, pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 502 morti. Da ieri sono stati eseguiti 369.375 tamponi, e l’indice positività è al 5,5%. Non si vede la fine del tunnel, il cuo picco è previsto per il 24 e 25 marzo. L’anni scorso fu registrato il 27 marzo. Come si vede, dopo un anno ci troviamo ancora al punto di partenza.

Il Covid causa ben 32 decessi nel Lazio

Oggi nel Lazio, “su oltre 14mila tamponi (+2.103) e quasi 25mila antigenici per un totale di quasi 39mila test, si registrano 1.497 casi positivi (-39), 32 decessi (+12) e +610 guariti. Diminuiscono i casi, mentre aumentano i decessi e i ricoveri; sono stabili le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende sotto al 4%. I casi a Roma città sono a quota 700”. Lo sottolinea l’assessore alla Sanità e Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per Covid-19 con i direttori generali di Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e ospedale pediatrico Bambino Gesù. “Nelle province si registrano 372 casi e sono 12 i decessi nelle ultime 24 ore” – prosegue D’Amato.

Non si ferma la strage dei medici: siamo a quota 340

Salgono a 340 i medici morti in Italia durante la pandemia di Covid-19. A quanto si apprende dalla Fnomceo, Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, il presidente dell’Ordine provinciale di Napoli, Silvestro Scotti, ha informato i colleghi della scomparsa di Massimo Iacouzzi, ginecologo in servizio all’ospedale del Mare. Lo specialista, 68 anni, “era stato ricoverato per circa 1 mese allo stesso ospedale del Mare e poi dimesso per una riabilitazione – ha raccontato Scotti – Ma 3 giorni dopo la dimissione ha avuto un’insufficienza respiratoria acuta ed è deceduto pochi giorni dopo il ricovero in terapia intensiva al Fatebenefratelli. Non ha fatto in tempo a vaccinarsi”.