Quel Credo della Lega richiama emozioni vissute da La Destra

Credo Lega

Ragazzi, quel Credo che riempie la propaganda elettorale della Lega emoziona. Perché racconta di una politica in cui si possa militare come per atto di fede.

È davvero bella la scelta fatta da Matteo Salvini e al tempo stesso mi ricorda una delle più belle campagne elettorali della mia vita, quella alla guida de La Destra con Daniela Santanchè candidata premier.

Credo, la scelta fatta dalla Lega

Sì, l’esito non fu positivo, ma eravamo appena nati e soli rispetto alla corazzata del centrodestra del 2008. Stavano tutti lì e noi a combattere a mani nude. Ma anche noi per fede, perché credevamo.

Valori e poi programmi. Governare e innovare. Senza cedere alle paure che avversari assetati di potere tentano di provocare nella pubblica opinione. “Credo” è il coraggio da offrire agli elettori. “Credo” è saper cambiare il corso della storia italiana. Sovrana, come scrive lo stesso programma della Lega.

È evidente che ognuno voterà per l’offerta politica che ritiene migliore, ma non c’è dubbio che ci sia un gran bisogno di forza valoriale. Senza temere di doversi giustificare ogni volta di fronte ad avversari che pensano di poter brutalizzare persino le nostre idee che non devono mutare solo perché in vista c’è una seggiola dorata.

Credo è un giuramento al popolo italiano.

L’Italia di domani ha il diritto di credere che sia finalmente possibile un fisco equo, che la rivoluzione della flat tax e della pace fiscale possano affermarsicontro la sinistra delle tasse e delle patrimoniali.

Capisaldi programmatici e valori

I capisaldi programmatici proposti da Salvini hanno alle spalle altri valori indistruttibili e che devono affermarsi nella società: giustizia giusta e certezza della pena.

Credere in un sistema di welfare compiuto. In una sanità che non lasci indietro nessuno, fino alla messa in campo di pensioni dignitose. Scrive il leader della Lega nel suo giuramento laico: “Chi l’Italia l’ha costruita, lavorando una vita intera, va sostenuto. Ecredo che i giovani debbano avere più spazio e un primo impiego, sicuro, che li incoraggi. Basta legge Fornero, l’obiettivo è Quota 41″.

Idem sul terreno dell’immigrazione e della sicurezza. Salvini crede, e invita tutti a farlo, “che il contrasto ai trafficanti di esseri umani e lo stop agli sbarchi clandestini siano una priorità”. Chi non è d’accordo non crede in un’Italia libera e giusta.