Crisi in Iran, Meloni convoca vertice con ministri e intelligence per monitorare gli sviluppi

Alla luce dell’evolversi della crisi in Medio Oriente, con il recente attacco al sito nucleare iraniano di Fordow, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, il sottosegretario Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence. L’incontro ha l’obiettivo di valutare gli scenari in atto e di coordinare le azioni di sicurezza e diplomazia.
“Serve de-escalation. Italia pronta al dialogo”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo all’edizione straordinaria del Tg1, ha dichiarato che “tutto dipende da quello che farà l’Iran”. Ha spiegato di aver sollecitato, nei giorni scorsi, un contatto diretto tra l’Iran e gli Stati Uniti per favorire un accordo diplomatico, proponendo anche Roma come sede di un possibile tavolo di confronto.

Tajani ha ribadito l’impegno del governo per evitare un’escalation: “Siamo al lavoro con tutte le nostre forze per favorire una soluzione diplomatica. Speriamo che l’Iran accetti di sedersi a un tavolo per evitare una guerra che rischia di destabilizzare l’intera area mediorientale”.
“Scenario mutato, tutelati i contingenti italiani”
Sul fronte della difesa, il ministro Guido Crosetto ha fornito dettagli sull’attacco della notte: gli aerei americani B2, capaci di penetrare strutture protette a grande profondità, hanno colpito l’obiettivo israeliano nel sito di Fordow, seppellito sotto 90 metri di roccia.
L’operazione, secondo Crosetto, era attesa da giorni e “cambia completamente lo scenario, aprendo a una risposta potenzialmente più ampia da parte dell’Iran”. Il ministro ha assicurato che i contingenti italiani non sono coinvolti né obiettivo diretto della risposta iraniana, ma sono state comunque adottate misure preventive per garantire la loro sicurezza.