Cybercrimine, oltre 200 siti oscurati. Vendevano medicine ‘tarocche’ contro il covid (video)

Oltre 200 siti sono stati oscurati in seguito a una maxi operazione condotta dai Carabinieri dei NAS, Comando tutela della salute. In stretto collegamento con i tecnici del ministero. Sul web si vendevamo prodotti farmaceutici ritirati dal commercio. O prescrivibili solo con una regolare ricetta medica. Ma la cosa che più balza agli occhi è un’altra. Nei 237 siti oggetto della censura, ben 217 infatti vendevano medicine in qualche modo correlate all’emergenza covid. Una sorta di gigantesco fai da te insomma. A cominciare dalla tanto decantata clorochina. Il farmaco efficace contro la malaria, che è stato oggetto anche di una sperimentazione ristretta. Per  verificarne la parziale efficacia contro il coronavirus. Ma non mancavano nelle vetrine virtuali altri prodotti, come il ribavirin. Destinato nel recente passato a un limitato uso ‘compassionevole’. O addirittura principi attivi ritirati dal commercio e non autorizzati dall’Ema (Agenzia europea del farmaco ndr). Altro fatto grave, la impossibilità di tracciare la provenienza della merce in vendita. E anche la sua ‘originalità’. Con il rischio per i potenziali acquirenti di ingerire chissà cosa, con conseguenze potenzialmente gravissime.

Infine, sempre dall’indagine delle  Forze dell’Ordine è emerso come la rete criminale si appoggiasse a server esterni di difficile o impossibile identificazione. Salvo poi presentare le schede dei prodotti in italiano, per accalappiare la fiducia dei più ingenui. Insomma, con il covid non si scherza. Ma il ‘fai da te’ va assolutamente evitato. Così come le tante trappole presenti sulla rete.

https://www.romatoday.it/cronaca/vaccini-anti-covid-oscurati-102-siti-web.html

Oscurati 237 siti web dalle Forze dell’Ordine. Vendevano medicine contro il covid, ma in realtà era una truffa

Sono stati oscurati, prima che i danni potessero essere anche maggiori. Si tratta di 237 siti web, dei quali 217 utilizzati per commercializzare medicine. Spacciate come rimedi sovrani contro il covid. Una maxi truffa sventata dalle Forze dell’Ordine. Ma che non avrebbe motivo di esistere, se in troppi non abboccassimo alle illusioni della rete. Anche quando di mezzo c’è la nostra salute. “L’incessante l’attivita’ dei NAS in relazione all’emergenza sanitaria connessa con la diffusione dell’epidemia di COVID-19 e volta, oltre a mirati interventi sul territorio, al monitoraggio dell’offerta in vendita sul web di medicinali, ha dimostrato, come gia’ emerso in precedenti operazioni (da ultimo quella che ha portato all’oscuramento di due piattaforme che proponevano vaccini antinfluenzali e per il Covid-19), che il mercato virtuale veicolato dalla rete internet e’ diventato un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci ad uso umano. Molto spesso non autorizzati, con claim accattivanti e asseritamente vantanti proprieta’ in grado di prevenire e curare diverse patologie. Spesso facendo riferimento a presunti studi di sedicenti esperti, che espongono i cittadini a gravissimi rischi per la salute”. Così in una nota ufficiale del Nucleo anti sofisticazioni dell’Arma. Che non si ferma qui.

Infatti, secondo il Nas “particolarmente a rischio e’ quella ampia parte di persone che consulta liberamente il surface web. Ovvero la parte ‘in chiaro’ e indicizzata della rete agevolmente accessibile e alla portata di tutti. Che maggiormente si presta a raggiungere una platea pressoche’ illimitata di utenti costituendo, quindi, un grave fattore di pericolo. Rispetto al potenziale acquisto e alla conseguente incontrollata assunzione di farmaci di dubbia provenienza e distribuiti al di fuori dei canali e delle modalita’ autorizzate, che non rispettano i rigorosi standard di qualita’, sicurezza ed efficacia previsti dalle disposizioni vigenti”.

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