Da lunedì la Polizia italiana potrà usare il taser: soddisfazione delle forze dell’ordine

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“Nessuna enfasi ma solo il ricordo e il pensiero per i tanti colleghi feriti e indagati che si sarebbero potuti evitare”. Si esprime così la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia in merito alla notizia, diffusa dal Viminale che da lunedì prossimo si partirà con la pistola a impulsi elettrici in 18 città in dotazione ai reparti di controllo del territorio. “Siamo in ritardo di 14 anni – afferma il segretario generale nazionale della Consap Cesario Bortone – per colpa di apparati burocratici che hanno ostacolato un concetto ovvio, ossia che elettrificare è meglio che sparare”. La Consap “si è sempre battuta affinché anche la polizia italiana fosse dotata di armi non letali.

Mentre si aggredivano i poliziotti, c’era chi indagava sulla pericolosità del taser

Denunciando con determinazione e coraggio tutti gli intoppi burocratici, più o meno, astrusi che fino a oggi hanno impedito di dotare il personale di questi dissuasori elettrici. Non dimentichiamo che i colleghi prendevano botte e coltellate in molte città italiane. Magari per poi finire indagati se ricorrevano all’uso delle armi per fermare aggressioni proditorie e violente. Nel contempo c’era chi spulciava i dati per evidenziare le residuali circostanze in cui l’uso della pistola a impulsi elettrici avesse determinato danni alle persone. Una querelle alle spalle di uomini e donne della Polizia di Stato che ha subito anche inaccettabili strumentalizzazioni politiche e di partito”.

Si comincerà con 18 città

Si inizia in 14 città metropolitane e nei capoluoghi di provincia di Caserta, Brindisi, Reggio Emilia e Padova. Secondo uno specifico crono programma che si concluderà a fine marzo e che si punta ad allargare agli altri reparti entro fine maggio. Donne e uomini della Polizia di Stato “avranno un’altra freccia al loro arco. Meno letale dell’ingombrante e pericolosa pistola di ordinanza”. “Chiudiamo con una speranza – chiosa la Consap – che tutte queste lungaggini burocratiche almeno abbiamo consentito di predisporre bandi a prova di legge. E di tutela della concorrenza e che i protocolli operativi per l’uso del dispositivo siano davvero in grado di scongiurare ulteriori rischi per il personale che fosse costretto a usare questo dissuasore elettrico”.