Da Marcello Veneziani straordinario sigillo sul tonfo di Macron

Ma quale trionfo, piuttosto un tonfo: è straordinario il sigillo di Marcello Veneziani sul risultato di Macron. Un tweet che rappresenta in maniera esemplare la verità su quanto accaduto nel primo turno delle presidenziali.
Ma che trionfo è quello di #Macron se il voto anti-establishment è maggioranza assoluta in Francia e il premier uscente, nonostante tutto, prende poco più di un quarto dei votanti?
— Marcello Veneziani (@VenezianiMar) April 11, 2022
Veneziani denuncia un’ipocrisia sostanziale tra i plauditores di Emmanuel Macron. Che cercano di attribuire già la vittoria al presidente in carica nel ballottaggio contro Marine Le Pen.

Veneziani e il tonfo di Macron
Perché i conti bisogna saperli fare bene. Basti pensare ai voti raccolti – a destra come a sinistra – dagli anti Macron. Se Le Pen e Zemmour fossero stati alleati al primo turno, il dato tondo sarebbe stato il 30 per cento. Idem all’estrema sinistra. Macron avrebbe rischiato addirittura l’esclusione dal secondo turno di ballottaggio.
Di più: un presidente uscente, dopo cinque anni di mandato, che racimola un quarto dell’elettorato, dovrebbe dichiarare fallimento, altro che vittoria. Perché la maggioranza dei francesi è contro di lui e per questo partiranno gli appelli ipocriti contro il voto alla Le Pen.
Nulla è scontato
Ma nulla è scontato e può succedere di tutto nelle urne di domenica 24 aprile. È ovvio che i pronostici dell’establishment siano tutti per Macron. Addirittura si è arrivato a sostenere che, poverino, il capo dell’Eliseo in carica non abbia fatto campagna elettorale. L’ha fatta eccome, sfruttando spudoratamente il ruolo di presidente di turno dell’Unione europea. Trattando – e fallendo – persino con Putin.
Meno male che ci sono ancora giornalisti liberi come Marcello Veneziani, che mettono a nudo l’ipocrisia di chi pensa di poter cantare già vittoria. La Le Pen se la gioca tutta e porterà il popolo alle urne per votarla. Altrettanto entusiasmo non ci sarà dall’altra parte: la mobilitazione obbligata contro l’avversario rende sempre di meno. E per questo c’è la possibilità che Marine vinca.
Chi dava per morta la Le Pen dopo la sconfitta di cinque anni fa, si deve ricredere. Perché ha saputo mandare il messaggio giusto al popolo francese.