Da Napoli a Roma per truffare gli anziani: bottino da 700 mila euro, 25 truffe e 3 arresti (VIDEO)

Arrivavano a Roma da Napoli, si spacciavano per nipoti in difficoltà o finti avvocati, e in poche mosse si facevano consegnare contanti, gioielli e carte di credito da anziani soli e fragili. I Carabinieri li hanno fermati dopo mesi di indagini: due uomini sono finiti in carcere per 18 episodi di truffa ed estorsione messi a segno a Roma, mentre un uomo complice, latitante da maggio, è stato bloccato e arrestato. Il bilancio: 25 vittime tra i 80 e i 93 anni, e un danno complessivo da oltre 700mila euro.
Il raggiro del “nipote in difficoltà”
Una telefonata, una voce agitata, una storia strappalacrime: “Zia, ho avuto un incidente, servono subito dei soldi”. Oppure: “Sono l’avvocato di suo nipote, serve un pagamento urgente per evitare guai seri”. Bastava poco per convincere le vittime, tutte anziane, spesso affaticate da problemi di salute, a fidarsi. Il copione era sempre lo stesso: i truffatori si presentavano a domicilio, prendevano ciò che volevano — soldi, oro, bancomat con PIN — e sparivano nel nulla.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma, sono partite nel dicembre 2022 dopo la denuncia di una vittima. I Carabinieri di Porta Portese, grazie a telecamere, tabulati telefonici e verifiche bancarie, hanno ricostruito con precisione 18 colpi messi a segno a Roma tra dicembre 2022 e febbraio 2023. Due uomini di 32 e 41 anni sono stati arrestati a Napoli: avevano già precedenti per truffe simili nella provincia di Latina. I due avrebbero messo a segno colpi per un totale di circa 400 mila euro.
Nuovo arresto anche per truffe tra Roma e il Nord Italia
Ma non finisce qui. Sempre nella stessa operazione, i militari hanno fermato un terzo truffatore, anche lui napoletano, irreperibile da maggio. È accusato di sette truffe compiute tra marzo e maggio 2024 a Roma, Udine e Pordenone. L’uomo avrebbe messo a segno colpi per 300mila euro, usando la stessa tecnica: finti parenti o finti avvocati, visite a domicilio e raggiri ben orchestrati.
In totale, le indagini hanno portato alla luce una rete organizzata, con un volume d’affari di circa 700mila euro. Gli arrestati sono attualmente in custodia cautelare.