Da oggi partono i saldi, grande attesa: spenderemo in media 74 euro a persona

Oggi il via ai saldi in Sicilia, il 3 luglio scatteranno in quasi tutte le altre regioni. Ultime a partire la Puglia il 24 luglio e la Basilicata il 2 agosto. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 171 euro – pari a 74 euro pro capite – per un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro. “Dopo l’annus horribilis, l’auspicio è che riparta la corsa allo shopping. C’è tanta voglia di libertà e di ritorno ad una nuova normalità. E, dopo un lungo periodo di restrizioni, i saldi estivi rappresentano un’occasione importante per recuperare il tempo perduto e rinnovare il guardaroba per le vacanze, acquistando anche a prezzi convenienti”. Lo sottolinea Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio.
Dai saldi ci aspettiamo una crescita
”Per questi saldi ci aspettiamo consumi in crescita rispetto allo scorso anno. Ma, soprattutto, una conferma del trend degli acquisti nei negozi di prossimità, dopo il forzato ricorso agli acquisti sul web -aggiunge Borghi-. In questo senso attendiamo dal Governo una forte presa di posizione, già nel prossimo incontro dei Ministri delle Finanze e Governatori delle Banche centrali del G20 a Venezia. Per l’introduzione di un’imposta minima globale sui ricavi dei colossi del web nei Paesi in cui operano. Fondamentale per riequilibrare i rapporti di forza in un mercato che non può rimanere senza regole. Occorre dare certezze alle imprese per garantire i valori della nostra società, della nostra tradizione, della nostra economia e dei nostri territori, ma soprattutto per rendere più stimolante, sostenibile la relazione sociale tra le persone”.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio a questo proposito ricordano alcuni principi di base sui saldi ai tempi del Covid. Inoltre Confcommercio segnala le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.
Ecco il vademecum di Confcommercio e Federazione Moda Italia
1) Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2) Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3) Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4) Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5) Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6) Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
7) Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
8) Mascherine: obbligo di indossare la mascherina in store ed anche in camerino durante la prova dei capi.
9) Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
10) Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.