Da Parigi a Helsinki a Bruxelles a Londra, ecco la mappa delle città europee che vanno a 30 all’ora

lumaca
Contenuti dell'articolo

Viaggiare più lenti per muoversi con più sicurezza: la misura contestata a Bologna è in realtà diffusa in molte metropoli europee, con risultati positivi in termini di incidenti e welfare e un livello di approvazione a volte molto elevato. Ecco un elenco delle principali esperienze a livello continentale.

Fu Graz la prima ad adottare il divieto

Graz: la seconda città austriaca per numero di abitanti ha la primogenitura in materia essendo stata la prima città in Europa a introdurre il limite di velocità a 30 km/h già nel 1992. La misura copre l’80% delle strade cittadine mentre su quelle restanti ancora con limite di 50 km/h avviene l’80% degli incidenti. Dopo le contestazioni iniziali, oggi la misura è sostenuta da un’ampia maggioranza della popolazione. Bruxelles: dal 2021 è stato introdotto il limite di velocità a 30 km/h, e al momento la misura copre quasi il 90% delle vie residenziali con un netto calo di incidenti stradali ma anche una sensibile diminuzione del rumore.

A Madrid e Londra non su tutto il territorio cittadino

Madrid: il limite di 30 km/h su gran parte delle vie cittadine è in vigore da ottobre 2018 e l’obiettivo è di estendere il divieto sul 90% delle strade: tutte le strade della città con una sola corsia per senso di marcia sono passate da 50 a 30 chilometri orari. Le strade a senso unico invece, come quelle del centro hanno ridotto il limite a 20 km/h mentre a 50 km/h è consentito viaggiare solo nelle vie con doppia corsia per senso di marcia. Londra: La capitale del Regno Unito ha introdotto nel marzo 2020 il limite di 20 miglia all’ora (32 km/h) su tutte le sue strade della zona a traffico limitato di Londra. Attualmente, oltre la metà delle strade di Londra hanno un limite di velocità di 20 mph, e l’obiettivo è di ridurre la velocità su ulteriori 220 km di strade entro fine 2024.

Tutte le città cercano di esternderlo su tutta la rete

Barcellona: il divieto di superare i 30 km/h in vigore sul 70% della rete, con l’obiettivo di estenderlo a tutta la città. Già nel 2019 più della metà delle strade cittadine (52,3%) aveva il limite di 30. In sei quartieri della città applicato il modello “superillas” dove si è recuperato spazio pubblico, aumentato il verde e tolto il traffico di attraversamento. Nantes: la cittadina francese avviò un piano ciclopedonale nel maggio 2020 che ha portato al momento più dell’80% della rete stradale urbana – pari a circa 600 km – ad avere il limite di velocità a 30 km/h. Bilbao: nel capoluogo basco il divieto è entrato in vigore nel settembre 2020 e oggi la misura copre l’87% delle vie cittadine, con una netta diminuzione degli incidenti e un aumento dell’utilizzo del trasporto pubblico.

Zurigo la introdusse già nel 1991

Zurigo: le prime misure sono state adottate in aree limitate già nel 1991 mentre negli anni successivi i limiti di velocità di 30 km/h o anche di 20 km/h sono stati estesi alla gran parte delle strade cittadine. Tolosa: è di queste settimane l’istituzione di una velocità massima generalizzata di 30 km/h, praticamente per tutte le arterie cittadine con l’eccezione dei grandi assi di scorrimenti, che restano a 50 km/h. Con questo ‘allargamento’ oggi la percentuale delle vie a velocità ridotta di Tolosa è passata dal 50 all’85%. Edimburgo: i primi limiti a 20 miglia all’ora (32 km/h) sono stati adottati nel 2016, con la progressiva estensione dei limiti oggi la regola è applicata su circa l’80% delle arterie cittadine con una netta riduzione degli incidenti e delle vittime.

A Helsinki nessun incidente mortale nel 2019

Lione: Il progetto “Ville 30” adottato a partire dal 30 marzo 2022 e copre anche diversi altri Comuni dell’area metropolitana. La maggior parte delle strade urbane di Lione ora limita la velocità a 30 km/h, con alcune eccezioni a 50 km/h. Il Comune lavora sulle piste ciclabili e sulla revisioni dei piani di circolazione con la definizione di alcune strade limitate a 20 km/h. Helsinki: Nella capitale finlandese le prime restrizioni su larga scala a 30 km/h risalgono al 2004 mentre nel 2019 il limite di velocità generalizzato in tutte le strade dei quartieri residenziali e del centro urbano; soltanto in alcune arterie principali della città si applica oggi il 40 km/h. Nel 2019 Helsinki ha registrato zero incidenti mortali ai danni di pedoni, ciclisti, bambine e bambini sulle strade.

A Parigi comunque il 30 all’ora non si raggiungono quasi mai…

Valencia: Già dal 2015 il centro storico del capoluogo spagnolo già a 30 km/h mentre da giugno 2019 la misura estesa a tutte le strade a corsia unica o a senso unico della città, pari a due terzi del totale. Gli interventi hanno prodotto una notevole diminuzione dell’intensità del traffico, più che dimezzato in alcune delle principali artere. Parigi: da settembre 2021 la velocità massima consentita su molte strade parigin fissata a trenta chilometri orari: il nodo – osservano i critici del provvedimento – è che tale tetto è in realtà irraggiungibile viste le dimensioni dei maxi-ingorghi che bloccano la circolazione nella capitale francese.

Amsterdam l’ultima a entrare nel club dei Trenta

Lille: il processo di taglio dei limiti di velocità è in atto da quasi un decennio ma ha avuto una accelerazione negli ultmi anni: dal 44% dell strade a limite 30 del 2019 oggi il dato è vicino a quota 88% . Amsterdam: la metropoli olandese è una delle ultime arrivate nel “club dei 30”. Infatti la decisione di introdurre il divieto sulla maggior parte delle strade urbane (il target è dell’80%) è entrata in vigore dall’8 dicembre 2023, mentre è previsto un adeguamento progressivo delle strade.