Da Roma a Bracciano, shopping ‘pazzo’ con le banconote false: dietro c’è una rete criminale

Sempre la stessa tecnica, il solito modus operandi: un portafoglio pieno di banconote, tutte rigorosamente false. E via con lo shopping pazzo e sfrenato alle porte di Roma, a Bracciano. Pensavano di farla franca, di non essere scoperti. Ma così non è stato: i commercianti della nota località hanno capito subito che quei soldi non erano veri e così hanno allertato i Carabinieri, che nel pomeriggio dell’8 agosto scorso sono riusciti a risalire, e ad arrestare, i due complici e soci in affare.
Si tratta di un uomo, che appartiene a un noto gruppo sinti della zona est della Capitale, e di una donna. Entrambi, colti in flagranza, sono gravemente indiziati del reato di spendita di monete falsificate. I due, già noti alle forze dell’ordine, sono stati fermati dopo aver commesso più tentativi, uno dei quali andati a segno, ai danni dei commercianti della zona. Più colpi, sempre con le banconote false.

Banconote false a Bracciano
Tutto è iniziato intorno alle 12 dell’8 agosto scorso quando alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Bracciano è arrivata la segnalazione di un tentativo di utilizzo di una banconota falsificata, del taglio da 50 euro, per il pagamento di alcuni generi alimentari. I testimoni hanno raccontato il fatto, hanno decritto la donna e l’auto con la quale l’avevano vista andare via. E così, in pochissimi minuti, i Carabinieri della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Bracciano, si sono messi sulle sue tracce e hanno trovato la vettura nel parcheggio di un altro supermercato di Bracciano. Qui hanno visto un uomo, seduto al lato guidatore, che stava aspettando. E poi hanno notato la donna uscire, lei che era dentro a fare acquisti.
I militari così hanno chiuso il cerchio, hanno fermato i due e li hanno condotti in caserma. La perquisizione personale e del veicolo ha portato alla scoperta di 13 banconote, tutte del taglio da 50 euro. E tutte falsificate.
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L’altro colpo, poi l’arresto: dietro una rete criminale
Sempre lo stesso giorno, alle 15.30, in caserma si è presentato un altro commerciante del posto, che ha denunciato i due. E sempre per lo stesso reato, con il colpo questa volta andato a segno. L’uomo, infatti, ha consegnato ai Carabinieri la banconota da 50 euro, finemente falsificata, della stessa foggia delle precedenti, usata per pagare la merce.

I militari hanno effettuato tutti i controlli e i due ‘soci’ sono stati arrestati. L’uomo e la donna sono stati quindi accompagnati presso le locali case circondariali a disposizione dell’autorità giudiziaria, ma le indagini sulla vicenda sono tutt’ora in corso. Dietro sicuramente c’è una rete criminale e i militari sono alla ricerca del canale di approvvigionamento e della stamperia delle banconote, quelle false che i due avevano provato a usare, e in un caso ci erano riusciti, per fare shopping nei negozi di Bracciano.
L’uomo arrestato è il fratello di Nicholas morto sul GRA
Come hanno fatto sapere i Carabinieri, l’uomo arrestato è il fratello di Nicholas O.B, il giovane di 22 anni di origini rom che nel luglio del 2022 ha perso la vita sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Lui era a bordo di una Audi R8 con un suo amico quando si sono schiantati a quasi 300 km/h. Prima hanno sbattuto contro il jersey di cemento, poi la vettura ha perso il controllo. E l’impatto, ripreso in un video registrato proprio dall’amico della vittima, è stato devastante.
L’auto, super sportiva, aveva sbandato e aveva urtato il guardrail all’altezza del chilometro 36,500 in carreggiata esterna, presso lo svincolo di Tor Bella Monaca. E per Nicholas non c’era stato nulla da fare.