Dacci oggi la nostra voragine quotidiana: oggi tocca alla Caffarella

“Una nuova voragine si è aperta a Roma stavolta nel Municipio VII a pochi metri dal Parco della Caffarella. Giorno dopo giorno, le voragini che emergono rappresentano bene il declino in cui sta sprofondando la città sotto la guida del Sindaco Raggi e dei cinque stelle. Siamo inondanti di messaggi trionfalistici, di piccole opere fatte diventare ‘epocali’ e messe sui social del Campidoglio per alimentare la propaganda grillina, ma la realtà è che, secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Roma e’ in cima alle classifica italiana delle città più esposte a questo rischio, con una media di 100 sprofondamenti l’anno, tutte questioni che abbiamo ripetutamente denunciato nel totale immobilismo della giunta grillina. Le responsabilità di un malgoverno del territorio del Sindaco Raggi ha fatto sì che Roma detenga il primato europeo delle buche larghe più di un metro”. Lo dichiara Francesco Figliomeni consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina.
Una voragine al giorno: da Torpignattara al Portuense
La voragine che si è aperta oggi è solo l’ultima in ordine di tempo. L’ultima porta la data di venerdì 25 maggio. A Torpignattara. “Non più tardi di questa mattina la Raggi diceva che Roma potrà diventare modello. Visti i ripetuti cedimenti delle sedi stradali, ci chiediamo se il modello che ha in testa è quello ‘frana’ o ‘voragine’. Non crediamo, però, che i proprietari delle vetture ingoiate dalla strada a Torpignattara saranno sostenitori della prima cittadina, soprattutto vista la manifesta incapacità di amministrare Roma”. Questo il commento del coordinatore romano della Lega, Alfredo Becchetti.

La voragine della Caffarella arriva dopo quella Torpignattara, che segue quelle che si sono aperte al passaggio di un camion in via Colli Portuensi e di un’autocisterna in via dei Tricomi nel XIII Municipio. Per Davide Bordoni della Lega, “è la metafora del fallimento di una gestione amministrativa, diventata vittima delle sue stesse contraddizioni. Questa città ha un bisogno enorme di manutenzione e di cura. In particolare le periferie presenti nell’agenda della politica soltanto in campagna elettorale. Il solo sdegno però non aiuterà Roma a fare un salto in avanti. Servono investimenti e risorse destinate alle opere cittadine”.