Dal Regina Elena una speranza contro il micidiale cancro al seno “triplo negativo”

tumore seno

Una strategia terapeutica “promettente” è stata messa a punto all’Irccs Istituto nazionale tumori Regina Elena (Ire) di Roma contro il cancro al seno triplo negativo. Che è il sottotipo più aggressivo di tumore alla mammella. E che colpisce spesso pazienti ancora giovani. I risultati dello studio, diretto da Annamaria Biroccio dell’Unità di Oncogenomica traslazionale e sostenuto da Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, sono stati ora pubblicati su “Embo Molecular Medicine”. I ricercatori – spiegano all’Ire – hanno dimostrato che la somministrazione nei topi di uno specifico microRna (miR-182-3p) inibisce la proteina telomerica Trf2, responsabile della progressione tumorale. E blocca l’avanzare della malattia. Il microRna era veicolato da nanoparticelle lipidiche, con composizione simile a quelle utilizzate per i vaccini anti-Covid a mRna.

In un futuro prossimo opportunità di cure contro il triplo negativo

“In un futuro prossimo – afferma Gennaro Ciliberto, direttore scientifico Ire – questa strategia altamente innovativa potrebbe fornire un’opportunità di cura per quei tumori, come quello al seno triplo negativo, per cui a oggi non sono disponibili efficaci terapie a bersaglio molecolare”. Al lavoro hanno partecipato centri d’eccellenza nazionali e inteernazionali.  In Italia, l’Università Federico II di Napoli, l’Ospedale Sant’Andrea di Roma e l’Università degli Studi di Trieste. Il tumore del seno – ricorda una nota dell’Ire – è la neoplasia più frequente in Italia, con circa 55mila nuove diagnosi in un anno, secondo i dati 2022 dell’Associazione italiana registro tumori (Airtum).

Il 15-20% dei tumori mammari sono classificati come triplo negativo

Il 15-20% dei tumori mammari sono classificati come tripli negativi, così chiamati perché non presentano nessuno dei bersagli molecolari contro i quali esistono trattamenti mirati. “Da anni – sottolinea Biroccio – il gruppo di ricerca che coordino studia il ruolo della proteina telomerica Trf2 nella formazione e progressione tumorale. I risultati ottenuti dall’ultima nostra sperimentazione con animali di laboratorio hanno mostrato la possibilità di utilizzare Trf2 come bersaglio molecolare nel tumore al seno triplo negativo”. In questo studio “abbiamo individuato un approccio terapeutico innovativo basato su nanoparticelle lipidiche contenenti specifici microRna in grado di inibire la proteina Trf2 e contrastare la crescita tumorale”.