Danno fuoco al bistrot di Villa Pamphilj a Monteverde

vivi bistrot villa pamphilj

Giovedì scorso è andato a fuoco il Vivi Bistrot dentro Villa Pamphilj a Monteverde. Si tratta di un ristorante top che ha anche altre 4 location in luoghi suggestivi e culturali di Roma. Fu aperto una decina di anni fa e recentemente era tornato sui media per il contenzioso che contrapponeva le due imprenditrici di Vivi Bistrot al comune di Roma che le voleva sgomberare. Comunque nella notte di giovedì le fiamme sono divampate all’esterno del locale per poi distruggere una parte del mobilio e annerendo una facciata dell’edificio, e coinvolgendo il muro di cinta. Sono arrivati quattro mezzi dei vigli del fuoco che hanno alla fine domato le fiamme.

Doloso l’incendio al bistrot

Si è potuto accertare che l’incendio al bistrot è stato doloso, ma il racket, secondo le proprietarie, non c’entra per nulla. Già a gennaio c’erano stati dei danneggiamenti. L’incendio sarebbe opera di un piromane che la notte di aggira nel parco. Nei mesi scorsi, sempre a Villa Pamphilj, tre statue antiche erano state danneggiate. Non è detto però dalla stessa persona. Come non è detto che ci sia la stessa mano nel fuoco che dieci giorni fa ha distrutto quattro auto in via Gandiglio, zona Colli Portuensi, non lontano dalla Villa Pamphilj. In quel caso non si è neanche accertato che il fuoco sia stato di natura dolosa.

La Lega: perché il locale non era controllato?

E’ vero che il parco è molto grande, ma è altrettanto vero che non è minimamente sorvegliato dal comune di Roma, come le altre ville cittadine, molte dlele quali abbandonate.  I consiglieri leghisti in municipio Giovanni Picone e Marco Giudici hanno da parte loro dichiarato al quotidiano Roma Today: “È molto grave che una struttura storica che ospita il bistrot non sia stata adeguatamente sorvegliata e curata dalla società che l’ha in custodia. Si indaghi sulla questione perché gli incendi raramente capitano senza un motivo. Ad ogni modo ora l’amministrazione ne approfitti per avviare le pratiche per un nuovo bando di assegnazione”. In realtà il contenzioso era proprio su questo: il comune dal 2015 non ha mai effettuato il bando.

(Foto Adnkronos)