David di Donatello 2025, Riccardo Cocciante sbaglia le parole di “Era già tutto previsto”: se ne va, torna e conquista la platea

Altro che ““Era già tutto previsto”. Quello che è successo ieri ai David di Donatello non era previsto, ma è successo, e pure in diretta: Riccardo Cocciante, una delle voci più iconiche della musica italiana, ha commesso un errore durante l’esibizione ai David di Donatello 2025. E non uno qualunque. Stava cantando “Era già tutto previsto”, il brano del 1975 scelto da Paolo Sorrentino per la colonna sonora del suo ultimo film “Parthenope”, quando ha sbagliato il testo, si è fermato e ha detto con sincerità: “Non vado avanti, la vorrei rifare”.
Poi è uscito di scena. Un momento di imbarazzo? Forse. Ma anche un istante umano, vero, che ha mostrato il lato fragile di un artista che da decenni è sinonimo di intensità ed emozione.

Il ritorno sul palco con Mika e il riscatto in diretta
A rimettere le cose in carreggiata ci ha pensato Mika, conduttore della serata, che ha accolto Cocciante di nuovo sul palco: “Siamo in diretta, e in diretta succedono cose che non possiamo controllare. È una tortura per un artista. Mi dispiace”, ha detto, con empatia sincera.
E Cocciante ha risposto con la stessa onestà che aveva mostrato poco prima: “È tutto dal vivo, può succedere”. Poi ha ricominciato da capo. Stavolta senza intoppi. La seconda prova è stata perfetta, dritta al cuore, e l’Auditorium è esploso in un applauso commosso, con tutto il pubblico in piedi.
Il grazie a Sorrentino e l’appello alla cultura italiana
Ma il momento non si è chiuso con la canzone. Dopo l’esibizione, Cocciante ha voluto ringraziare Paolo Sorrentino: “Ha dato una nuova luce a questa canzone, che esisteva già da molto tempo. Il cinema ama la musica, come la musica ama il cinema. Insieme possono fare cose splendide anche in futuro”.
E poi, ha colto l’occasione per lanciare un messaggio forte e chiaro, un grido d’allarme sulla cultura italiana: “Il cinema va incoraggiato, certo. Ma anche la musica. Non abbiamo un premio per la musica in Italia. Stiamo distruggendo i teatri, la letteratura, tutto ciò che è importante in questo Paese. Farlo rinascere è fondamentale”.
Un errore che si trasforma in trionfo
Alla fine, quello che poteva sembrare un inciampo è diventato uno dei momenti più autentici e applauditi della serata. Perché Cocciante, anche nella fragilità, ha dimostrato che la musica è emozione vera, fatta di voce, cuore e – sì – anche di errori. E quando ci si rialza davanti a tutti, si lascia davvero il segno.