De Francesco (Faisa Sicel), il covid sui bus? Lo diciamo da un anno (video)

Fa ancora scalpore l’indagine condotta dai NAS dei Carabinieri e da Arpa Lazio su alcuni autobus della Capitale e sui treni della Roma Lido. Per verificare se sulle maniglie e su altre parti di uso comune si annidasse il virus del covid 19. I risultati hanno reso noto che su 42 tamponi effettuati, 21 erano positivi. Nello specifico, 11 sui vagoni della metro, e gli altri divisi tra mezzi Atac e linee periferiche. Un dato allarmante, che ha subito scatenato le polemiche. Sulle sanificazioni fatte dall’azienda dei trasporti del Campidoglio, ma anche sui limiti del 50% alla capienza delle vetture. Giudicati troppo ‘larghi’ dal segretario regionale della Faisa Sicel Claudio De Francesco. Che ospite della trasmissione Roma di Sera condotta da Andrea Bozzi su Supernova ha voluto dire la sua. Anche sul degrado in cui versano alcune zone importanti a Roma.

Come quelle dei sottopassaggi a Corso d’Italia per esempio. In questo caso, e’stato Luca Laurenti a postare un video molto significativo. Con le scale che scendono verso le fermate del 490 e del 495 ridotte a una latrina. Tra accumuli di sporcizia, scritte vandaliche e odori nauseabondi. Insomma, non c’è solo il covid da tenete a bada per gli utenti del trasporto pubblico. Perché viste le immagini, per prendere l’autobus si rischia addirittura il colera.

De Francesco (Faisa Sicel), Atac si salva con mezzi nuovi e bigliettaio (video)

Per il sindacalista Claudio De Francesco servono più mezzi per strada. Ma il sottopasso lo deve pulire l’Ama

Servono più mezzi pubblici in servizio. Per Claudio De Francesco (Faisa Sicel) questa è l’unica ricetta per ridurre gli assembramenti sui bus e nei vagoni della metropolitana. “Ora tutti si accorgono del covid, ma noi lo denunciamo da un anno – ha dichiarato il sindacalista durante un approfondimento nel corso della trasmissione Roma di Sera. Prima il governo aveva addirittura autorizzato la capienza all’80%, una follia. Ora siamo al 50, ma si tratta comunque di tantissima gente. Garantire il distanziamento in queste condizioni diventa quasi impossibile. In più, molti autisti sono stati aggrediti quando hanno invitato passeggeri indisciplinati a indossare la mascherina.

La verità – ha proseguito De Francesco – è che siamo stati lasciati soli. Adesso tutti si ricordano di noi, ma è passato troppo tempo”. Come dire, noi l’allarme lo avevamo lanciato. Ma qualcuno ha fatto orecchie da mercante. “Sul sottopasso sporco di Corso d’Italia però la competenza non è di Atac – ha chiarito il responsabile della Faisa. Ma di Ama, che dovrebbe pulire le scale e i tunnel di accesso. Ognuno deve fare il suo. Ma questa amministrazione non funziona. E tra qualche mese con il voto ce ne potremo finalmente liberare”.

Le sanificazioni andrebbero fatte a ogni fine corsa

Infine, l’argomento delle sanificazioni. Che dopo gli ultimi fatti è tornato di grande attualità. Per De Francesco andrebbero fatte ai capolinea, alla fine di ogni corsa. “Ma l’omino che pulisce c’è solo negli hub più grandi – ha concluso il sindacalista. Mentre la sanificazione dei mezzi si fa la sera in rimessa. Ed è affidata a ditte esterne. Se consideriamo quante migliaia di persone prendono il bus e la metro ogni giorno, e le mani che toccano maniglie e parti comuni, non ci possiamo stupire se a bordo sono state trovate tracce di covid. Anche qui, per troppo tempo ci sono stati solo silenzi e ipocrisia. Ma adesso la verità finalmente sta venendo a galla”.