De Rossi, buona la prima: la nuova Roma targata DDR vince col Verona 2-1

Esordio vincente per De Rossi e Roma che si porta a 32 punti agganciando il Bologna in classifica. Il Verona rimane terz’ultimo a 17 lunghezze. Una buona Roma nel primo tempo si porta avanti di due reti, Lukaku e Pellegrini, e sembra indirizzare la partita. Nella ripresa il Verona sbaglia un rigore con Djuric ma trova poi il gol con una conclusione dalla distanza di Folorunsho. Nel finale tanta sofferenza per i giallorossi ma scaligeri che non riescono a trovare il gol del pareggio.

La partita

Dopo 1700 giorni, Daniele De Rossi torna a casa. Dopo l’esonero di José Mourinho, il neo tecnico della Roma al suo esordio sulla panchina giallorossa per la sfida contro il Verona parte subito con i tre punti e una linfa da parte dell’ambiente e dello spogliatoio. Con il quarto posto occupato dalla Fiorentina, distante cinque punti in classifica, all’Olimpico ha fatto il suo debutto anche il nuovo modulo studiato da DDR.  Un grande primo tempo e una ripresa di grande fatica. E’ questa in estrema sintesi la prima gara di De Rossi alla guida della Roma. Stasera contavano i tre punti e i tre punti sono arrivati, ma non è tutto oro ciò che luccica e Capitan Futuro ha davvero tanto su cui lavorare. A preoccupare sono i secondi 45′ della squadra, per lunghi tratti messa alle corde da un buon Verona che, dopo San Siro contro l’Inter, esce ancora una volta a testa alta da un grande stadio ma senza punti. I giallorossi, quasi incontenibili nel primo tempo trascinati da un grandissimo El Shaarawy, sono calati vistosamente nei secondi 45′ e hanno persino rischiato di non vincere la partita. Con un po’ più di precisione nei momenti chiave (vedasi il rigore di Djuric), l’Hellas avrebbe potuto strappare un punto prezioso per la sua classifica.

Bene anche senza gli assenti

Assenti gli squalificati Mancini e Cristante, a centrocampo c’è Pellegrini, mentre in attacco rientra Dybala che affiancherà El Shaarawy alle spalle di Lukaku. Baroni, che in questi giorni ha perso anche Ngonge e Doig, ceduti a Napoli e Sassuolo, schiera Cabal come terzino sinistro, mentre nel terzetto alle spalle di Djuric trova spazio Saponara. Nonostante le oggettive difficoltà, l’Hellas sceglie di affrontare la Roma a viso aperto, giocando soprattutto sulle sponde di testa di Djuric. La Roma, nonostante il clima parecchio teso sugli spalti per via dell’esonero di Mourinho, è compatta e ordinata e può contare su un El Shaarawy davvero in serata di grazia. Il Faraone è una spina nel fianco della difesa scaligera e fa letteralmente impazzire il malcapitato Tchatchoua. Dopo un’occasione per Lukaku (murato da Cabal) e la risposta veronese con Suslov (sinistro docile tra le braccia di Rui Patricio), in sei minuti la Roma apre e sigilla la partita. Al 19′ El Shaarawy si invola verso Montipò, viene recuperato dai difensori del Verona ma riesce a servire Lukaku che di sinistro fulmina Montipò. Brutto il pallone perso da Folorunsho a centrocampo e recuperato da Pellegrini che innesca l’italo-egiziano. Al 25′ arriva il raddoppio: Lukaku mette in area, Tchatchoua si fa anticipare da ElSha, il pallone arriva Pellegrini che scarica un sinistro sotto la traversa. L’Hellas accusa il colpo e ora fa davvero tanta fatica e per poco non capitola ancora alla mezzora: Huijsen è favorito da un rimpallo dopo un tiro deviato di El Shaarawy, ma di sinistro spreca l’occasione del 3-0. Note stonate stonata del primo tempo giallorosso l’infortunio di Spinazzola e l’ammonizione a Paredes: l’argentino, diffidato, salterà la Salernitana.

Il Faraone migliore in campo

El Shaarawy 7 Primo tempo senza freni. Letteralmente scatenato: fa passare una pessima serata a Tchatchoua. Entrambi i gol della Roma nascono da due suoi assist. Sempre pericoloso quando ha il pallone tra i piedi.