De Vito (FdI): “Zingaretti prepara le ultime regalìe in vista della campagna elettorale”

“L’ultima beffa dell’amministrazione Zingaretti in questi giorni riguarda il Collegato al bilancio, ovvero le estreme regalie di una Giunta che già prepara il terreno per l’imminente campagna elettorale. Una proposta di legge che si doveva discutere a luglio viene presentata negli ultimi giorni di una legislatura che dopo cinque anni lascia molto poco. E di un Governatore che dopo dieci anni lascia ancor meno. Anche le modalità con le quali si sono svolte le audizioni, in una Commissione che ha già delegato all’Aula la valutazione del testo, sono a dir poco imbarazzanti; fanno trasparire la poca serietà e il totale disinteresse nei confronti dei territori, dei cittadini e delle associazioni”. È quanto dichiara Francesca De Vito, consigliere regionale del Lazio per Fratelli d’Italia.

Da Zingaretti nomine fuori tempo massimo

Interviene anche Laura Corrotti, consigliere regionale Fratelli d’Italia. “Ci risiamo. Zingaretti perde il pelo ma non il vizio. Mentre aspettiamo pazientemente che lui si dimetta e liberi il Lazio da una sciagura durata 10 lunghi anni, l’incompatibile governatore si diletta nelle solite nomine di fine stagione. Questa volta si tratta della proroga per altri tre anni del Presidente dell’Ente regionale per il diritto allo studio (Di.Sco. Lazio), avvenuta in barba alla normativa vigente. Infatti la legge regionale istitutiva dell’Ente prevede che la nomina sia fatta previo parere della commissione consiliare competente in materia, ovvero della commissione scuola, che non è stata mai convocata per esprimersi nel merito”.

Corrotti: ecco perché il governatore del Pd non si è ancora dimesso…

“E per non farsi mancare nulla sono in arrivo le nomine di alcuni direttori dei Parchi e si vocifera anche di Direttori Asl. Insomma adesso è ben chiaro a tutti il perché Zingaretti non si sia ancora dimesso: fare nomine e approvare un collegato di bilancio, utile solo per fare accordi in funzione del campo largo, come chiarito anche dalla stessa Lombardi. Siamo senza parole, noi. E senza vergogna, lui”, conclude. E per il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, “Leggere le dichiarazioni di Zingaretti che si autobeatifica per la devoluzione dei poteri in materia urbanistica al Comune di Roma fa veramente capire il livello di menzogna scritto nelle narrazioni del Pd.

Rampelli: la Regione Lazio devolve solo ora i i poteri al Campidoglio: perché?

Sono passati anni – aggiunge – da quando la Regione avrebbe dovuto devolvere quei poteri ma non lo ha mai fatto. Perché la combinazione delle amministrazioni regionali e comunali non combaciavano. E siccome ora il Governatore è diventano deputato ed è rimasto Gualtieri a fare il guardiano del potere, Zingaretti ha voluto con questo atto di generosità escludere che il futuro governatore della Regione Lazio possa dire la sua. A questo lascito che giunge alla fine di nove anni di inutilità politica e amministrativa, si accompagna il sindaco Gualtieri che chiede al governo nazionale attenzione per Roma. Non si preoccupi, sindaco. A Roma non toglieremo gli occhi di dosso come mai dal 1871 in poi”, aggiunge Rampelli.