Degrado intollerabile. Raggi, ti ricordi la povera Desirée? È sempre uno schifo

Raggi degrado

Il degrado di Roma è inarrestabile anche con la Raggi. E non risparmia neanche le Mura Aureliane. Costruite nei primi secoli dopo Cristo dall’imperatore Aureliano per proteggere l’Urbe da eventuali attacchi dei barbari, nulla hanno potuto contro l’assedio dei nuovi barbari capeggiati dalla sindaca.

Le pessime condizioni della cinta muraria non sono però da attribuire solo all’attuale giunta comunale. Il lento e graduale degrado è dovuto ad anni di abbandono e di mancata manutenzione. Nel tempo si sono verificati anche diversi crolli e ancora vi sono dei tratti puntellati.

Degrado e baraccopoli, dove sta la Raggi?

Un discorso a parte va fatto per le piante infestanti che si insinuano tra le pietre minandone la stabilità. In molti tratti delle mura sono presenti enormi cespugli  di capperi che, come è noto, hanno delle radici micidiali. Andrebbero rimossi ma chi se ne dovrebbe occupare? Il servizio giardini del Comune che aveva oltre mille operatori ora è ridotto a circa 300 unità. Per non parlare poi delle assunzioni straordinarie per l’emergenza caduta alberi (2019) dove un terzo degli assunti non era idoneo alla mansione.

Ma il degrado vero al tempo della Raggi è rappresentato dagli insediamenti di barboni, sbandati e clandestini. Un fenomeno in continua crescita. In molti tratti delle mura sono sorte vere e proprie baraccopoli. Sono stati costruiti alloggi di fortuna con tanto di stendini per panni e stracci. In altri tratti si riscontra la presenza allineata di persone che dormono tra coperte e sacchi a pelo praticamente a cielo aperto.

Degrado Raggi

La zona maggiormente interessata dal fenomeno degli alloggi di fortuna è quella di Viale Pretoriano. Ciò è dovuto alla vicinanza con la Stazione Termini e alla Caritas di Via Marsala. L’area confina anche con il quartiere San Lorenzo, che versa anch’esso in stato di assoluto degrado. I senza fissa dimora presenti sono numerosissimi. Mangiano alla Caritas, dormono dove capita, si lavano nelle fontanelle in mezzo alla strada e hanno pure il servizio barber shop in mezzo alla strada sotto l’Arco di Sisto V.

Come è possibile tollerare tutto questo? Ma il Sindaco Raggi cosa aspetta a intervenire? Ah si, un intervento lo ha fatto. La solita immancabile finta pista ciclabile. Ha dimezzato la corsia di Viale Pretoriano al punto che passa una macchina per volta creando un imbuto che alla ripresa del traffico sarà micidiale. Intanto lungo la strada aumentano le baracche e gli insediamenti di sbandati.

Così la città muore

Siamo all’assurdo. Si parla tanto di legalità e di decoro mentre la città lentamente muore nel degrado. E con la ripresa degli sbarchi il fenomeno, già fuori controllo, crescerà a dismisura. Per non parlare poi del problema Covid-19. Ci stanno ammorbando con regole assurde e divieti senza senso (vedi problema scuole) e poi abbiamo la città piena di potenziali portatori di contagio senza alcun controllo. Dove sono gli sceriffi, i droni e gli squadroni della Raggi? Pronti a multare i cittadini per bene, assenti dove si rischia davvero.

Dove fu ammazzata Desirée non è cambiato nulla

Forse per intervenire dovremo aspettare che ci scappi il morto. Via dei Lucani, dove venne uccisa Desirée Mariottini dista poche centinaia di metri da Viale Pretoriano. Andate a vedere. Non è cambiato niente. Tutto è rimasto come era all’epoca del delitto.

I più grandi ricorderanno il borghetto di via del Mandrione e il Borghetto Latino, eliminati negli anni ’70. Non avremmo mai voluto rivedere una cosa simile, oltretutto al centro della città. Ebbene la “sindaca” Raggi è riuscita a farci tornare indietro di 50 anni.