Delitto di Colleferro, è giallo sulla palestra dei fratelli Bianchi. “Chiusa per Covid”

Colleferro, delitto

Il delito di Colleferro scatena reazioni a catena imprevedibili. «A seguito delle verifiche effettuate dalle autorità competenti presso il centro sportivo Millennium, è stata riscontrata la necessità di migliorare la sicurezza nei percorsi di accesso all’impianto connesse alla prevenzione Anticovid». Inizia così, la nota pubblicata sulla pagina Facebook della palestra Millennium sporting center di Lariano frequentata da Marco e Gabriele Bianchi.

La motivazione ufficiale: “Norme anti Covid non rispettate”

In particolare si devono adottare modifiche che impongano una sola entrata all’ interno del centro sportivo. Al fine di procedere a tali adempimenti le autorità competenti hanno imposto di provvedere entro martedì 15 settembre 2020. Pertanto, si comunica che il centro Sportivo riprenderà la normale attività dal 15 settembre 2020. Ci scusiamo per il disagio”. E’ la nota pubblicata sulla pagina Facebook della palestra Millennium sporting center di Lariano frequentata da Marco e Gabriele Bianchi, i fratelli arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte insieme a Francesco Belleggia, ai domiciliari, e Mario Pincarelli a commento della chiusura temporanea disposta a seguito di una serie di controlli effettuati da poliziotti, carabinieri e personale Asl.

Insulti contro la palestra dopo il delitto di Colleferro

Alcuni giorni fa la palestra aveva scritto un comiunicato per difendere il proprio operato. «Il Centro Sportivo Millenium di Lariano, in considerazione delle voci levatesi ed analizzate tutte le proprie operatività passate e presenti, dopo essersi messo a disposizione degli organi di stampa, considerando anche una forte dose di insulti, frutto del momento, riassume brevemente la propria posizione:
L’impianto ospita molteplici attività sportive, tutte con finalità spiccatamente didattiche, formative ed agonistiche.
Le MMA sono una di queste attività, regolata, sia per la didattica che per le competizioni, da una Federazione di Settore.
Tutti gli allievi di questa disciplina sono rimasti profondamente provati dai crudi avvenimenti che hanno portato all’immediato allontanamento dei protagonisti di questa triste vicenda. La Direzione del centro ribadisce la propria volontà e disponibilità verso ogni tipo di iniziativa di supporto alla famiglia del giovane Willy. A cui, ovviamente, è rivolto il pensiero di noi tutti».