Delmastro indagato senza motivo: Nordio ha spiegato che le carte su Cospito non erano secretate

delmastro andrea

“Apprendiamo dai giornali che il sottosegretario Delmastro sarebbe indagato per rivelazione del segreto d’ufficio. Con un piccolo particolare: i documenti che avrebbe riportato secondo il Ministero della Giustizia non sarebbero secretati, mentre sicuramente è coperta dal segreto l’indagine a suo carico, che invece sta sui giornali. Un bel cortocircuito! Ma tant’è… andiamo avanti con la certezza che tutto sarà chiarito in tempi brevi per poi continuare con più slancio di prima la nostra lotta a schiena dritta e a volto scoperto alla criminalità organizzata”. Lo dichiarano i capigruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati e al Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan.

“L’iscrizione nel registro degli indagati non è una condanna e non c’è nulla di diverso rispetto a quanto già detto dal presidente del Consiglio”. L’ha detto il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano rispondendo a una domanda sull’inchiesta a carico del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.

Su Delmastro indagato piombano invece come avvoltoi gli esponenti dell’opposizione. “Le novità della Procura romana sul caso delle indiscrezioni dei due esponenti di Fratelli d’Italia erano prevedibili ma aggravano la posizione dei due coinquilini. Se lasciassero i loro incarichi istituzionali eviterebbero imbarazzi, consentendo anche una più fluida ripresa della vita parlamentare”. Così Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.

Ancora più categoriche le dichiarazioni dei dem. “Le dimissioni di Delmastro sono doverose, non per l’indagine della procura di Roma, ma per le sue gravi responsabilità politiche e istituzionali, per la superficialità e spregiudicatezza con cui ha diffuso informazioni delicate e riservate per colpire l’opposizione. Lo diciamo da settimane: Delmastro deve fare un passo indietro. La presidente Meloni e il ministro Nordio cosa aspettano?”. Così le capogruppo del Pd, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.