Demolito il bunker dei Casalesi. Piantedosi: “Azione dall’alto valore simbolico”

bunker Casalesi

Demolita oggi la casa-bunker di Casapesenna (Caserta) usata come rifugio dal boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, catturato il 7 dicembre del 2011. “È un’iniziativa importantissima – ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – per la concretezza, ha un valore altamente simbolico e anche pedagogico. Viene data visibilità a quella che è un’azione di recupero della legalità da parte dello Stato, in piena sinergia con le istituzioni che rappresentano tutti i livelli dello Stato. Io ringrazio il prefetto per l’attività di coordinamento che ha fatto, la magistratura, la Regione Campania, il sindaco. Oggi è la giornata della demolizione, però i simboli si devono costruire anche attraverso la ricostruzione e qui ci sarà un bel progetto con destinazione sociale”.

Al via dei lavori, con Piantedosi, era presente anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa e il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo. Il progetto, frutto di un’intesa tra il Viminale e la Regione Campania, che ha finanziato l’intervento, è stato eseguito da unità specialistiche del corpo nazionale dei Vigili del fuoco, supportate dalla società in house Sma Campania.

Bunker dei Casalesi demolito. FdI: “Vince lo Stato, vinciamo tutti”

“E’ una giornata importante questa per la Provincia di Caserta, una giornata che ha rafforzato quel legame tra Istituzioni e territorio che fin troppo spesso o non c’e’ o non si avverte”. Lo ha dichiarato Gimmi Cangiano, deputato casertano di Fratelli d’Italia. “La visita del ministro degli Interni Matteo Piantedosi e del sottosegretario Wanda Ferro sta a significare quanto importanti e centrali siano queste zone nell’azione di Governo, perche’ rappresentano le tante vittorie dello Stato contro la camorra e la criminalita’ organizzata, in una guerra che non ci ha visti mai arresi. Non e’ un caso che il Ministro ha voluto prima essere presente a Casapesenna per assistere alla demolizione del bunker dove si nascondeva il super boss Michele Zagaria e successivamente, come seconda tappa di questo piccolo tour casertano, recarsi da Gianni Allucci, che coordina Agrorinasce, una societa’ consortile cui aderiscono tanti comuni segnati dalla camorra e che nasce proprio su un bene confiscato alla camorra stessa. E’ importantissimo – ha concluso il parlamentare di Fd’I – ha continuato ad investire risorse sui beni confiscati e a destinarli a quei progetti di solidarieta’ sociale e di valenza culturale di cui cosi’ tanto abbiamo bisogno per combattere la criminalita’ in ogni sua forma. Perche’ quando lo Stato vince, vinciamo tutti”.