Desideri replica ai politici lombardi: “La locomotiva d’Italia resta a Roma e nel Lazio”

Desideri

“Il presidente del “Pirellone” Attilio Fontana e l’AD di Intesa S.Paolo, Carlo Messina, insieme ad altri, dall’Hangar Bicocca, in occasione della manifestazione “Lombardia 2030”,  hanno sostenuto, con diversi argomenti, molti assolutamente opinabili, che la regione Lombardia – nei prossimi anni – sarà la regione locomotiva d’Italia, sia sotto il profilo delle competenze, sia delle conoscenze e dell’inclusione sociale. Alcune delle affermazioni fatte quest’oggi sono indubbiamente “fake news”, è quanto ha dichiarato Fabio Desideri, presidente della Federazione di PMI CONFIMPRESE WORLD, già consigliere della Regione Lazio.

Desideri: “Il Giubileo del 2025 una grande occasione per Roma e il Lazio”

“Penso che all’hangar Bicocca – ha proseguito Desideri –  il presidente Fontana ed i suoi ospiti, forse perché presi dall’approssimarsi della campagna elettorale per le prossime regionali di febbraio 2023,  abbiano tentato di raccontare una “diversa verità” sulla Lombardia. Se c’é una cosa incontestabile – da parte di chiunque si occupi di amministrare la cosa pubblica – è il fatto che nei prossimi anni la regione che più di altre diventerà la vera “locomotiva d’Italia” altra non è che la Regione Lazio. Basta elencare – ha aggiunto Desideri – le opportunità che interesseranno nel prossimo quinquennio  la regione della Capitale d’Italia, le quali sono molteplici ed uniche, ne accenno soltanto alcune: le opere previste dal P.N.R.R., il Giubileo del 2025, la chiusura del ciclo dei rifiuti, l’adeguamento  del porto di Civitavecchia sempre più hub principale del mediterraneo,  la ristrutturazione del waterfront della costa laziale, la riqualificazione e l’adeguamento degli assi viari del territorio, la candidatura di Roma capitale ad Expo 2030, la rigenerazione delle periferie urbane e tante altre cose che per brevità non cito”.

“La locomotiva è nel Lazio, la Lombardia al massimo sarà il primo vagone del treno”

“Si legge nei resoconti giornalistici della giornata tenutasi all’Hangar Bicocca, che la Lombardia punta a diventare, entro l’anno 2030, la regione di riferimento in Italia per la conoscenza, il saper fare e le opportunità, oltreché la più inclusiva e connessa. Forse stamane i partecipanti all’iniziativa lombarda hanno dimenticato che la città più inclusiva, multiculturale, aperta e cosmopolita d’italia, sia  per la presenza di istituzioni e luoghi di aggregazione, nonché ambienti religiosi presenti nel suo territorio, è sicuramente Roma Capitale, la quale – se non mi difettano le  nozioni di geografia – si trova nel Lazio. In quanto ai saperi ed alle conoscenze,  nella nostra regione si contano quattordici università, di cui sei pubbliche. Per poi fare – ha aggiunto Desideri – solo un cenno a tutte le istituzioni pubbliche e private, alle fondazioni anch’esse pubbliche e private, ai musei, ai centri culturali, alle biblioteche, ai centri ricerca e quant’altro; si potrebbe continuare all’infinito in questo elenco”.

“Anche se siamo in vista delle prossime elezioni regionali e come si dice a Roma: “vale tutto…” mi consentano, sia il presidente Fontana che l’AD di Intesa S. Paolo, Messina, di dare loro un piccolo e modesto consiglio: “Rifatevi i conti…al massimo potrete essere il primo vagone del treno, dopo la locomotiva Lazio”; comunque le prossime elezioni regionali saranno una buona occasione per approfondire e dibattere questi temi”, ha concluso Desideri.